La Mucca della Nonna

Non posso parlare di prezzi in quanto ospite di una cara coppia di amici della zona. Il locale è molto particolare in quanto a location (si tratta di un antico monastero del XVI secolo completamente riadattato a ristorante); entrando un pavimento in vetro consente la vista dei mattoni che vanno a formare le volte delle antiche cantine del monastero...

Non posso parlare di prezzi in quanto ospite di una cara coppia di amici della zona. Il locale è molto particolare in quanto a location (si tratta di un antico monastero del XVI secolo completamente riadattato a ristorante); entrando un pavimento in vetro consente la vista dei mattoni che vanno a formare le volte delle antiche cantine del monastero, sottostanti il piano di ingresso. Le sedie sono in plastica trasparente, materiale a prima vista poco nobile ma che logicamente si presta a fare da continuum al vetro del pavimento. La mucca della nonna è famosa per le carni cucinate alla brace (argentine in primis e per l’aberdeen scozzese, allevato in Arkansas dalla Farm Creek Stone). Per cui dopo aver deciso di optare per un morellino di scansano ho iniziato a ragionare sulle carni e la mia scelta è andato su un filetto argentino alla griglia (niente primi, niente antipasti, anche se durante la cena è arrivato un cestino di torta fritta per tutti offerto dalla casa). Al secondo abbiamo unito solo un contorno: qui la pecca, in quanto 3 commensali abbiamo scelto le patate al forno (che sono arrivate in un unico piatto, in quantità sicuramente minori che se fossero arrivate in piatti singoli), mentre il quarto ordinava delle verdure alla griglia in quantità corrette. Ottime le carni, deliziosi i dessert scelti alla fine ma. Ancora qualche piccolo dettaglio da migliorare, ma ci ritornerò.