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Viaggiare in gravidanza: dove andare e quali sono i rischi

Quali sono i rischi di viaggiare in gravidanza? Si può andare in aereo? Quali sono le mete consigliate alle future mamme? Ecco le risposte a tutte le domande

20-06-2023

Agenzie viaggi

Ogni donna vive la gravidanza in modo differente, ma è comune a molte future mamme iniziare a interrogarsi costantemente sulle proprie abitudini e scelte quotidiane a causa del timore di fare del male al bambino o comunque di influenzare negativamente la gestazione. Ci si può fare la ceretta? E la tinta per i capelli? Si può praticare yoga? Questi sono solo alcuni esempi dei temi più dibattuti durante la gravidanza e su cui spesso circolano falsi miti e informazioni contrastanti. Con l’estate alle porte, però, è soprattutto un’altra domanda ad assillare le future mamme: dove e come si può viaggiare in gravidanza? È sicuro farlo?

Viaggiare in gravidanza: le cose da sapere

La prima cosa da sapere è che viaggiare in gravidanza non costituisce affatto un pericolo per la mamma né per il bambino. In effetti alcune donne continuano a lavorare per buona parte della gestazione, viaggiando quotidianamente tra casa e ufficio con l’auto o con il treno: non c’è grande differenza rispetto al prendere uno di questi mezzi per andare a visitare una città d’arte o per andare a prendere il sole in spiaggia.

Come già detto, però, ogni donna è diversa, così come ogni maternità. Se la gravidanza è considerata a rischio oppure se sono presenti patologie particolari, ad esempio, potrebbe essere sconsigliato muoversi per lunghe o anche per brevi distanze. In ogni caso, chiedere il parere del ginecologo è sempre una buona idea e può fugare qualunque dubbio.

Ma non si tratta solo di questo. Anche in assenza di impedimenti di salute gravi o di fattori di rischio per il feto, è importante che ogni donna valuti in assoluta serenità e libertà il proprio stato di benessere psicofisico prima di decidere se vuole fare un viaggio in gravidanza, dove, per quanto tempo e quanto lontano.

Per fare un esempio, ci sono donne che in alcune fasi della gravidanza soffrono di sintomi del tutto normali come nausea, vomito e stanchezza: compiere un viaggio proprio in quei mesi rischierebbe di diventare sfiancante. Ancora, ci sono donne abituate a viaggiare e che psicologicamente si sentono a proprio agio nel farlo anche con il pancione. Altre, invece, tendono a vivere gli spostamenti con ansia e questo stato di apprensione sarebbe inevitabilmente maggiore durante la gravidanza.

I rischi di viaggiare in gravidanza

Insomma, la premessa è molto semplice: salvo casi specifici legati alle gravidanze a rischio o con complicazioni, non ci sono controindicazioni al viaggiare in gravidanza, ma è bene che ciascuna mamma lo faccia nei tempi e nelle modalità che la fanno sentire a proprio agio.

Detto questo, quali potrebbero essere i rischi del viaggiare in gravidanza? Se si viaggia nell’ultimo trimestre o a ridosso della data del parto, un rischio da calcolare è che il travaglio (prematuro o meno) inizi proprio mentre ci si trova lontane da casa e dall’ospedale nel quale si aveva deciso di partorire. Un altro rischio è che si verifichi una qualunque complicazione legata alla gravidanza che richiede un controllo medico urgente.

Per questo motivo è bene scegliere destinazioni non isolate (da cui, in caso di necessità, è facile raggiungere un ospedale) e in Paesi con standard igienico-sanitari elevati e adeguati a una donna in gravidanza, così da evitare contaminazioni batteriche, infezioni e patologie.

Viaggiare in aereo in gravidanza

Se la gravidanza procede serenamente, non ci sono controindicazioni al viaggiare in aereo in gravidanza. È consigliabile però scegliere voli a corto o medio raggio (sotto le sei ore di durata) in modo tale da non passare troppo tempo sedute e ferme nella stessa posizione. È bene inoltre indossare abiti comodi e morbidi e, se consigliate dal medico, anche delle calze contenitive. Bisogna ricordarsi di bere molto per mantenersi idratate e di alzarsi regolarmente per fare delle brevi passeggiate e mantenere attiva la circolazione di gambe e piedi.

Oltre le 28 settimane ogni compagnia aerea ha regole proprie: alcune potrebbero richiedere un certificato medico di idoneità prima di consentire alla futura mamma di salire a bordo. Oltre a chiedere il benestare del ginecologo, è bene quindi informarsi preventivamente sulle regole della compagnia aerea con cui si intende viaggiare.

Viaggiare in gravidanza: macchina, nave, autobus o treno?

Anche se si viaggia in macchina bisogna ricordarsi di non passare troppo tempo sedute nella stessa posizione. Oltre a scegliere mete relativamente vicine, quindi, è bene fare frequentemente delle soste di almeno trenta minuti per passeggiare e sgranchirsi le gambe.

Lo stesso vale per il treno o la nave, mezzi nei quali si può passeggiare lungo i corridoi o negli spazi comuni. L’autobus è invece sconsigliato per le lunghe distanze, mentre può essere usato agevolmente per i tragitti brevi.

Dove viaggiare in gravidanza

Al mare o in montagna, sulla costa o nell’entroterra, in Italia o all’estero: qualunque sia la meta scelta per un viaggio in gravidanza, è preferibile che sia una località in cui, in caso di necessità, si possa avere facilmente e rapidamente accesso a un ospedale con un reparto di ginecologia.

Meglio rimandare a un altro periodo della vita i viaggi avventurosi, fisicamente faticosi o con spostamenti interni lunghi e scomodi. Da evitare anche le mete estere per le quali sono consigliate delle vaccinazioni: non tutte potrebbero infatti essere effettuate durante la gravidanza.

Ora che tutti i dubbi sono risolti, non resta che fare la valigia. Cerca su PagineGialle le agenzie di viaggio della tua zona e preparati a vivere una rilassante vacanza in gravidanza!

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