Le regioni in zona bianca in Italia

Quali sono le zone bianche in Italia? Scopri tutte le regioni uscite dalla zona gialla e le informazioni utili sugli spostamenti all'interno del paese
Dalla giornata del 14 giugno 2021 le zone bianche in Italia aumentano ulteriormente con l’aggiunta di altre cinque regioni. Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Puglia e la provincia autonoma di Trento lasciano il colore giallo per entrare nella zona di minore restrizione. La zona bianca in Italia comprende al momento, oltre alle nuove regioni sopra citate, anche Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sardegna, Umbria e Veneto: un totale, quindi, di dodici Regioni e una Provincia Autonoma.
Le regioni che restano in zona gialla
Rimangono quindi in area gialla: Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana e la provincia autonoma di Bolzano. La previsione vuole che dal prossimo 21 giugno, però, anche questi territori regionali passeranno a far parte dell’Italia in zona bianca. Ultima sarà la Valle D’Aosta a far parte della zona bianca in Italia in questo periodo di Covid, portando l’intera nazione in questa area di colore determinata da un basso numero di contagi.
Cosa comporta la zona bianca?
Il passaggio alla zona bianca, a livello di restrizioni, comporta l’annullamento del coprifuoco che, fino a pochi giorni fa, era ancora fissato per le ore 23. Gli esercizi commerciali sono ora tutti aperti al pubblico, fatta eccezione per le discoteche che dovranno ancora attendere per la riapertura. Nei bar e nei ristoranti è possibile consumare al banco e sedersi ai tavoli anche all’interno, oltre che a quelli disposti all’esterno. Continua la possibilità di ordinare cibo e bevande d’asporto. Gli spostamenti sono consentiti in tutto il territorio regionale senza limiti orari, e in altre regioni in area bianca o gialla.
Chi possiede una seconda casa fuori dal comune di residenza potrà raggiungerla sia che si trovi nella stessa regione che in un’altra, anche se questa è ancora in area gialla.
Fare visita ad amici e parenti, in un numero di quattro persone esclusi i minorenni è possibile, mentre per fare visita a degenti ospitati presso RSA è necessario essere in possesso del certificato Green Pass, concesso in caso di negativizzazione in seguito a guarigione da Covid-19 (decretata dal medico di famiglia), test rapido antigenico molecolare negativo o avvenuta vaccinazione. Lo stesso Green Pass è richiesto anche per partecipare a cerimonie come feste di nozze, battesimi e altre occasioni in cui siano presenti più persone non conviventi.
L’obbligo di uso della mascherina, sia all’aperto che al chiuso, rimane ad eccezione dei bambini sotto i sei anni d’età; inoltre, è previsto che si possa togliere la mascherina quando si fa sport o si consumano cibo e bevande. All’interno del proprio domicilio, quando si è soli o in presenza di conviventi, è possibile non portare la mascherina ma è consigliabile l’uso quando si ricevono visite da persone non conviventi.
Che significa “zona bianca”
Non sussistono quindi regioni nelle aree di colore rosso e arancione. I colori delle zone d’Italia per il periodo del Covid, dal mese di gennaio del corrente anno, sono stati utilizzati per delineare le restrizioni attive secondo i Decreti Ministeriali, in base al numero di contagi sul numero degli abitanti. Per essere zona bianca si parla di 50 contagi per 100mila abitanti per almeno tre settimane consecutive: questo denota un basso rischio per la popolazione e permette una maggiore libertà, anche se il livello di attenzione alle norme di sicurezza deve sempre rimanere alto.