Nuovi bonus Covid per palestre e piscine: tutte le novità

Per le attività che sono rimaste chiuse più a lungo sono stati stanziati dei nuovi bonus Covid. Ecco a quali attività sono destinati questi fondi
Se ne parlava già da tempo e ora è tutto pronto: manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, poi i nuovi bonus Covid saranno realtà e permetteranno di sostenere economicamente alcune attività che sono state fortemente penalizzate durante i primi mesi del 2021.
Anche quest’anno ci sono state chiusure che hanno permesso di bloccare la diffusione del virus ma, nello stesso tempo, hanno causato difficoltà economiche non indifferenti a chi ha dovuto subirle.
Ci sono delle categorie lavorative che, per le caratteristiche peculiari delle loro attività, hanno subito chiusure più restrittive e, di conseguenza, sono andate incontro a maggiori perdite. L’obiettivo del nuovo contributo a fondo perduto Covid è proprio quello di finanziarle per permettere loro di riprendere l’attività in tranquillità.
Per poter accedere a questi nuovi contributi a fondo perduto Covid è necessario avere determinati requisiti che sono stati definiti dal Ministero dello Sviluppo Economico in concerto con il Ministero dell’economia.
Nuovi bonus Covid da settembre 2021: come funzionano
I nuovi bonus che verranno erogati per le attività rimaste chiuse nel periodo dell’anno compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio 2021 sono dei contributi a fondo perduto: ciò significa che non dovranno essere restituiti da parte di chi li riceverà, in quanto si tratta di una forma di aiuto.
Da parte dei due Ministeri sono stati stanziati 140 milioni di euro che serviranno a ricompensare le mancata entrate delle attività che ne avranno diritto.
Chi può accedere ai nuovi bonus Covid
Finché non venga pubblicato il decreto in Gazzetta non sono ancora noti i particolari per le modalità con cui fare la richiesta per accedere ai nuovi bonus Covid. Bisognerà pertanto pazientare ancora un po’ per avere informazioni più specifiche su come richiederli.
Per quanto riguarda, invece, le tipologie di attività che hanno diritto al bonus, è stato specificato che dovranno avere determinati requisiti.
In particolare:
- devono avere avuto un periodo di chiusura complessivo di almeno 100 giorni a causa delle disposizioni Covid nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio 2021;
- i soggetti beneficiari potranno essere sia imprenditori sia professionisti a condizione di essere in possesso di partita iva;
- i richiedenti dovranno dimostrare di avere avuto alla data del 26 maggio 2021 come attività prevalente una di quelle corrispondenti ai codici Ateco riportati nell’allegato. Per le discoteche e per tutte le attività con codice Ateco 93.29.10, il termine è esteso alla data del 23 luglio. Si tratta di 27 codici Ateco che includono attività di commercio di oggetti d’arte, gallerie d’arte, attività del mondo dello spettacolo, impianti sportivi e funicolari, parchi tematici, catering, piscine, discoteche, palestre, musei etc., insomma tutte quelle che attività che effettivamente sono state a lungo chiuse anche nel corso del 2021.
Nuovi bonus Covid: a quanto ammontano?
Il totale stanziato per i bonus Covid per palestre, piscine e per le altre attività ammonta a 140 milioni di euro: una cifra piuttosto consistente che dovrà essere suddivisa in base ai ricavi di ogni richiedente.
Per le discoteche il fondo verrà erogato in modo prioritario per l’ammontare di 20 milioni e avrà un tetto di 25.000 euro per ogni attività.
Per le altre attività, la cifra massima che si può richiedere ammonta a 12.000 euro, ma ci sono quattro scaglioni:
- il contributo minimo è di 3.000 euro per le aziende che non hanno avuto reddito nel 2019;
- per le aziende con ricavi compresi tra 0 e 400 mila euro il contributo è di 3.000 euro;
- per le aziende con ricavi compresi tra 400 mila euro e un milione è di 7.500 euro:
- per le aziende con ricavi superiori a un milione di euro è di 12.000 euro.
Nel caso in cui i fondi non fossero sufficienti per tutte le richieste, i contributi verranno rimodulati, tenendo sempre come base il contributo minimo di 3.000 euro. Ciò significa che non sarà necessario arrivare per primi a presentare la richiesta, in quanto tutti comunque avranno diritto al contributo, se ne avranno i requisiti.
Non sono invece ancora stati definiti i termini di scadenza per presentare la domanda, considerando che si tratta di un nuovo fondo e che i termini per presentare la domanda per i cosiddetti Sostegni bis sono scaduti i primi di settembre.