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Lacrosse: storia e regole del gioco

Il Lacrosse è uno sport di di squadra antichissimo di origine americana. Scopri come si gioca e quali sono le origini di questo sport

11-02-2022 (Ultimo aggiornamento 30-03-2022)

Palestre e fitness

Le origini dello sport Lacrosse risalgono alle tribù dei nativi americani che vivevano nella zona dei Grandi Laghi, sulla costa nord-orientale del Continente. In origine il Lacrosse era chiamato Baggataway, ed era una disciplina che non veniva considerata solo come una semplice attività sportiva, anzi. Tra realtà e leggenda, per queste popolazioni, si trattava proprio di una sorta di rituale religioso. 

La storia del Lacrosse

Lo scopo per il quale i nativi praticavano questa disciplina sportiva era quello di ottenere la benevolenza di Dio, del Creatore. Ed è proprio a lui che infatti, con il gioco, chiedevano di far crescere ad esempio uomini virili e molto forti oppure di riuscire a curare un guerriero malato. Lo sport del Lacrosse era molto utile anche per risolvere differenti conflitti che venivano a crearsi fra tribù, oppure veniva usato come preparazione alla guerra.

Secondo la leggenda, all’epoca, le squadre erano numerosissime, anche composte da più di mille giocatori e i campi da gioco erano molto vasti, lunghi quasi 15 miglia; le partite in questi casi duravano anche giorni interi. Il primo Campionato del Mondo si è tenuto a Melbourne nel 1974 e oggi il Lacrosse viene praticato in più di 48 Stati.

Il regolamento del Lacrosse

Il Lacrosse è uno sport di contratto e maschile; il regolamento vuole che ogni squadra sia composta da 10 giocatori in tutto, così suddivisi:

  • un portiere;
  • tre centrocampisti;
  • tre attaccanti;
  • tre difensori.

Qual è lo scopo del gioco? Segnare nella porta avversaria: chi segna più goal vince la partita. Il regolamento prevede che ogni squadra possa schierare un massimo di quattro giocatori nella metà campo difensiva, portiere compreso. Tre invece si trovano nella parte d’attacco e tre possono correre lungo tutto il campo. 

I tempi

La partita si svolge in due tempi divisi in due quarti di 20 minuti continuativi ciascuno. Tra i primi due e gli altri due quarti c’è una pausa di 5 minuti per le squadre, tra primo e secondo tempo invece di 10 minuti. Alla fine di ogni quarto si cambia il lato di gioco. Per ogni tempo le squadre hanno a disposizione due time-out ciascuna. Nel sorteggio iniziale si decide chi deve scegliere il lato del campo.

Inizio della partita

Si inizia con il face-off, tra le stecche dei due giocatori che si contendono la palla viene appunto posizionata la stessa, al centro del campo. L’arbitro spiega come fischierà l’inizio della contesa e quindi, al fischio, i due giocatori iniziano la contesa e i compagni nella wing area possono aiutare ad aggiudicarsi il possesso della palla. Tutti gli altri devono aspettare finché l’arbitro decida a chi aggiudicare appunto la palla stessa. Si ripete il face-off ogni volta che una squadra fa goal e ad ogni inizio di quarto.

Come si gioca

I giocatori corrono e si passano tra loro la palla spinta dalla stecca (che è la famosa ‘crosse’). Nessuno può toccare la palla con le mani, se non il portiere. Ogni giocatore può cercare di prendere la palla all’avversario colpendolo con la stecca (stick check) con un colpo controllato sulla stecca (poke check) o sui guanti.

L’avversario può anche essere colpito sul corpo (body check) ma solo nel momento in cui possiede la palla o se la stessa è in un raggio di 2 metri. Il contatto può avvenire solo davanti e di lato dall’altezza della cinta fino alle spalle. Se il giocatore con la palla o la palla stessa vanno oltre la linea di fine campo, allora il possesso va all’altra squadra. Gli attaccanti non possono entrare nell’area che delimita la porta (crease), ma possono recuperare la palla persa con la stecca.

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