Crossover ai cavi: consigli utili

I cavi consentono di eseguire numerosi esercizi in maniera più sicura rispetto ai manubri: ecco alcuni consigli sui crossover ai cavi alti e bassi
Uno degli attrezzi più interessanti che possiamo trovare in palestra sono sicuramente i cavi. Grazie alla loro flessibilità, questi permettono infatti di eseguire diverse tipologie di esercizi e allenare varie fasce muscolari. Il crossover ai cavi, per esempio, è uno degli esercizi più efficaci per i muscoli pettorali: vediamo come eseguirlo al meglio e alcuni consigli per i crossover ai cavi, sia alti che quelli bassi.
A cosa servono i crossover ai cavi: consigli utili
Dal punto di vista dell’esecuzione, i crossover ai cavi riprendono i movimenti classici delle croci effettuate con i manubri, garantendo tuttavia un minore stress per le spalle, grazie proprio al fatto che i cavi permettono di guidare meglio i movimenti e di non creare rischi per la spalla nel momento di massimo allungamento del muscolo. In particolare quando si utilizzano pesi elevati, infatti, questo è uno degli aspetti che rendono le croci un esercizio delicato e da eseguire con particolare attenzione.
Possiamo distinguere due tipologie di esercizi: i crossover ai cavi alti e i crossover ai cavi bassi. I primi prevedono un movimento di adduzione diretto verso il basso, con conseguente allenamento dei fasci del grande pettorale e della porzione addominale; i secondi, invece, seguono il movimento inverso e stimolano maggiormente il fascio clavicolare insieme al grande pettorale.
Crossover ai cavi: come si eseguono
A seconda del posizionamento dei cavi, dunque, l’esecuzione dei crossover segue un andamento differente. L’esercizio può essere eseguito sia con entrambe le braccia che un braccio per volta, e questa seconda opzione favorisce una maggiore contrazione e l’interessamento degli addominali obliqui poiché la tensione unilaterale porta a far ruotare il tronco.
Come detto, il movimento eseguito nel crossover ai cavi può essere assimilato a quello delle croci con manubri. Il corpo può essere posizionato o in linea con i cavi o un passo avanti, flettendosi in avanti di 45°-50°: in questo secondo caso, i muscoli sono già in tensione all’inizio del movimento e il massimo si raggiunge dopo poco dall’inizio del movimento stesso, consentendo dunque di massimizzare il risultato.
I crossover ai cavi bassi vanno eseguiti posizionandosi al centro della struttura, con i piedi allineati alle maniglie o con un piede avanti e uno dietro. L’esercizio viene eseguito sollevando le maniglie e tenendo distese le braccia, fino ad arrivare a un posizionamento delle maniglie in linea con gli occhi, che corrisponde alla massima tensione.
Nei crossover ai cavi alti, invece, ci si posiziona al centro della struttura e con un piede avanti e uno indietro. Il movimento parte da una posizione di massima distensione dei pettorali per poi andare a chiudere i cavi all’altezza del bacino o del petto: nel primo caso si stimola la parte bassa dei pettorali, nel secondo la parte centrale.
Crossover ai cavi: altre varianti
I crossover ai cavi possono essere eseguiti anche su panca piana o inclinata, riprendendo sempre il movimento tipico delle croci ai manubri. Anche in questo caso, i cavi possono essere preferiti ai manubri per una questione di sicurezza e comodità, in quanto l’esercizio risulterà meno stressante per le spalle e più facile da eseguire a livello di coordinazione.