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Voucher Inps: come funziona l'acquisto in tabaccheria

Ecco alcune indicazioni su come acquistare correttamente presso le tabaccherie abilitate i voucher Inps per le prestazioni di lavoro occasionale.

05-07-2018 (Ultimo aggiornamento 14-09-2018)

Centri commerciali e outlet

Il committente può acquistare i voucher Inps mostrando al tabaccaio abilitato la propria Tessera Sanitari definitiva, la carta d’identità elettronica o il tesserino del codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. È importante ricordare che, per l’acquisto dei voucher Inps in tabaccheria, indipendentemente dal loro numero, è prevista una commissione di 1,70 euro, che deve essere versata al rivenditore autorizzato. Con una sola operazione è possibile acquistare fino a 1000 euro di buoni lavoro, mentre nell’arco di un’intera giornata fino a 2000 euro di voucher. I committenti che sono interessati ad acquistare i buoni lavoro tramite delegati, devono necessariamente presentare una richiesta, avendo cura di compilare il modulo SC53, alla sede Inps competente. E solo una volta certificato l’abbinamento, il delegato potrà comprare i buoni lavoro per la società delegante presso le tabaccherie PEA (Punto Emissione Autorizzato).

Modalità di comunicazione all’Inps

Una volta comprati i voucher Inps in una tabaccheria abilitata, prima dell’inizio della prestazione di lavoro occasionale, il committente, o il delegato, deve comunicare:

  • il proprio codice fiscale (riportato sul voucher);
  • la tipologia di committente/tipologia di attività;
  • i dati del prestatore (nome, cognome, codice fiscale);
  • il luogo di lavoro;
  • la data di inizio e di fine della prestazione.

É importante sottolineare che, devono essere indicati anche i giorni/periodi di effettiva prestazione di lavoro occasionale e non il periodo di tempo in cui si collocano le prestazioni.
Inoltre, il committente deve attuare la dichiarazione di inizio prestazione all’Inps, tenendo in considerazione che le prestazioni svolte dallo stesso prestatore devono essere indicate senza sovrapposizione di periodi, e devono essere inserite in ordine cronologico, sulla base della data di fine prestazione. In più, nel caso in cui uno stesso committente acquisti più buoni lavoro presso i tabaccai PEA, la data di inizio prestazione deve necessariamente essere sempre successiva a quella dell’operatore con la quale sono stati comprati i buoni per remunerarla.

Riscossione e rimborso dei voucher Inps

I voucher Inps possono essere riscossi entro un anno dal giorno dell’emissione, presso tutti i rivenditori abilitati e due giorni dopo il termine della prestazione di lavoro accessorio. L’importo massimo previsto per ogni operazione di riscossione è di 500 euro, mentre per l’intera giornata è di 1500 euro. Il prestatore, per poter riscuotere, deve esibire la propria Tessera Sanitaria definitiva, la carta d’identità elettronica o il tesserino magnetico del codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, in modo da consentire la verifica del codice fiscale. Al termine del pagamento viene rilasciata una ricevuta di riepilogo in cui sono riportati tutti i voucher che sono stati pagati al prestatore. In caso di mancato utilizzo dei buoni lavoro, il committente può richiedere il rimborso dei voucher acquistati, consegnandoli, integri, ad una tabaccheria abilitata, ottenendo il rimborso direttamente in contanti. Al cliente verranno restituiti 9,50 euro per ogni 10,00 euro di rimborso richiesti. Inoltre, è bene tenere a mente, che il rimborso può essere richiesto esclusivamente per i voucher inps dei tabaccai abilitati e solo dal committente, o dal un delegato, entro, e non oltre, 365 giorni dalla data di emissione dei buoni lavoro.

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