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Plettro: come scegliere quello giusto?

La chitarra è meglio suonarla con le dita o con il plettro? Dipende! Ecco tutti i consigli utili per scegliere il miglior plettro a seconda delle proprie esigenze

23-03-2019 (Ultimo aggiornamento 01-04-2019)

Strumenti musicali

Spesso, nel mondo della musica, si dà molto risalto agli strumenti musicali che emettono il suono come chitarre e bassi. In realtà, molti musicisti convengono che il vero protagonista, responsabile del suono dello strumento, sia il plettro!

Ma, come scegliere un plettro? La scelta del plettro giusto dipende molto dai gusti personali e dai modelli più adatti a sensibilizzare il nostro tocco. I plettri sono disponibili in molte varietà di forme, misure, materiali e spessori.

Plettro morbido o plettro rigido?

La prima opzione che ci troviamo di fronte nella scelta di un plettro, riguarda la morbidezza. Con il plettro morbido si eseguono meglio gli accordi: è adatto ai principianti e a chi deve compiere accompagnamenti con la chitarra.

Il plettro duro invece, (detto anche plettro heavy), permette un suono più deciso ed energico e si offre maggiormente all’esecuzione di assoli o di accordi composti. Se siete indecisi potete orientavi su un plettro medio che si propone come una via di mezzo con cui si possono eseguire entrambi gli stili.

Plettro grande o plettro piccolo?

Un altro dilemma che può sopraggiungere nella scelta del plettro, riguarda le sue dimensioni. Se Il plettro piccolo risulta particolarmente scomodo, è bene provare con un plettro grande. Ricordiamo che più un plettro è piccolo e più le dita vengono a contatto con la corda smorzando la vibrazione, ma aumentando l’accuratezza. Il suono, comunque, dipende anche dal tipo di corde per chitarra che si sono scelte.

Di che materiale scegliere il plettro?

Altra domanda, inevitabile ma necessaria se si vuole suonare uno strumento a corde, è quella sul tipo di materiale del plettro. Il materiale del plettro, infatti, può influire notevolmente sul nostro modo di suonare e rendere più confortevoli le prestazioni grazie a particolari rivestimenti.

I principali tipi di plettri sono:

  • Plettro in plastica: è tra i più comuni, comodo al tatto, ha un suono non troppo squillante.
  • Plettro con rivestimento: aumenta il grip ed evita scivolamenti delle dita.
  • Plettro in nylon: è più morbido e leggero, ottimo per la tecnica dello strumming.
  • Plettro in legno: produce un suono più avvolgente. È tra i plettri più rigidi e, se di buona fattura, può raggiungere prezzi molto elevati rispetto agli altri plettri.
  • Plettro in metallo: produce suoni molto aggressivi. È più costoso rispetto agli altri modelli e spesso l’attrito violento che produce sulle corde tende a consumarle velocemente.
  • Plettri in tartaruga: usati dalla fine dell’800 prendono la denominazione di “tortoise shell” che, con il tempo, si è associata ai plettri in celluloide.
  • Plettri personalizzati: se i plettri descritti sinora non soddisfano le vostre esigenze, e avete la necessità di avere plettri particolari, potere scegliere di personalizzare il vostro plettro tramite la scelta di un logo.

Suonare con le dita o utilizzare il plettro?

Una domanda che attanaglia la mente di molte persone, prima di iniziare a suonare, è se la chitarra vada suonata con o senza plettro. Rispondere a questa a domanda è semplice; dipende dalla chitarra e dal genere musicale. Se si è iniziato da poco a prendere lezioni di chitarra classica o acustica, il consiglio è di imparare prima bene la tecnica con le dita per poi passare all’uso del plettro. In questo caso il plettro permette di eseguire degli assoli con una maggiore virtuosità.

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