Come lavare il lino a mano e in lavatrice

Scopri in questo articolo i consigli da seguire per lavare correttamente il lino, sia in lavatrice che a mano, senza rovinarlo. Ecco tutti i trucchi

Abbigliamento

Il lino è un tessuto molto leggero e fresco, ideale per le calde giornate primaverili ed estive. Camicie e giacche in lino, completi e abiti: ci sono differenti capi, sia per uomo che per donna, ideali da usare quando fa più caldo, per essere eleganti, freschi e in ordine.

Come spesso accade anche quando dobbiamo lavare la seta, una paura che molti hanno è quella di fare un lavaggio scorretto, rischiando di rovinare il tessuto. E allora vediamo tutti i consigli utili per lavare il lino a mano e in lavatrice.

Come lavare il lino bianco in lavatrice

Prima di tutto bisogna stare attenti alla scelta del detersivo: da preferire quello delicato per la lana, meglio ancora acqua saponata con sapone di Marsiglia. In alternativa si può mettere un pezzo di sapone dentro la lavatrice, direttamente insieme al bucato.

Prima del risciacquo finale è consigliabile togliere la saponetta dal cestello e procedere con acqua fredda e dell’ammorbidente casalingo. Come si fa? Basta aggiungere due cucchiai di acqua ossigenata da 40 volumi (quella per parrucchieri), un cucchiaio di sale grosso e uno di fecola di patate o maizena all’ultimo lavaggio.

Altro punto fondamentale da considerare: la temperatura dell’acqua. Mai superare i 50 gradi, ma in genere seguire quello che viene indicato direttamente sull’etichetta del vestito.

Come lavare il lino bianco a mano

In questo caso la soluzione migliore è rappresentata dall’utilizzo del sapone di Marsiglia. Strofinare e lavare gli abiti in lino, ripetere l’operazione con abbondante sapone.

Lasciare in ammollo un’ora con acqua calda e acqua ossigenata da 40 volumi o candeggina delicata (aggiungere anche fecola di patate o maizena, non più di un cucchiaio). Risciacquare.

È possibile lasciare anche i panni in acqua con glicerina e succo di limone, per ottenere lo stesso effetto di un ammorbidente chimico, ma con ingredienti naturali. Si possono aggiungere degli oli essenziali per profumare i capi. 

Come lavare il lino colorato

Se invece i capi in lino sono colorati e non bianchi, è bene fare attenzione, perché si tratta di un tessuto che tende a scolorire parecchio. La regola fondamentale? Lavare i capi un colore alla volta, senza mischiarli, perché stingono.

Se vuoi lavare il lino in lavatrice, allora anche in questo caso usa un detersivo delicato o sapone di Marsiglia (nell’acqua o direttamente nel cestello). Puoi aggiungere poi due cucchiai di sale grosso e uno di maizena o fecola di patate. Una chicca? Usa l’olio di melaleuca per disinfettare i tuoi vestiti.

Il lavaggio deve essere fatto a freddo o a 30 gradi al massimo. Altro metodo per creare l’ammorbidente casalingo, ideale stavolta per il lino colorato: aggiungere all’acqua un cucchiaio di glicerina e uno di aceto di mele. Eventualmente serviti anche degli oli essenziali per profumare i tuoi capi. 

Se invece preferisci lavare i vestiti in lino colorati a mano, allora anche in questo caso il sapone di Marsiglia è l’ideale e il procedimento da usare è lo stesso descritto sopra per lavare il lino bianco.

Metodi di asciugatura e stiratura del lino

Per far asciugare i capi in lino senza rovinarli e senza farli stropicciare, il consiglio è quello di appenderli su stampelle (le camicie e i capi spalla) oppure su stendini o corde, aprendoli il più possibile. Vuoi togliere i segni della centrifuga? Spruzza dell’acqua sui vestiti stessi.

Attenzione quando stiri, la temperatura dovrebbe essere indicata sul ferro stesso. Ricorda di stirare al rovescio i capi colorati, per non rovinarne le tinte.