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Guida all'acquisto del tuo mixer digitale

Vuoi comprare un mixer digitale ma non sai quale scegliere? Ecco i consigli per un acquisto pratico e consapevole, che ti permetteranno di scegliere il modello adatto alle tue esigenze

18-12-2018 (Ultimo aggiornamento 21-12-2018)

Strumenti musicali

Chi lavora nel campo della musica sa perfettamente che non si può mai prescindere dall’uso di un buon mixer digitale. Ovviamente ciò che conta prima di tutto è la bravura del musicista di turno, ma fidatevi: un buon mixaggio a volte fa davvero tanta differenza. C’è ancora chi resiste e non vuole abbandonare l’analogico perché crede che produca un suono più “caldo” e sia molto più preciso. E c’è invece chi ha deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e godere degli avanzamenti nel settore tecnologico.

Che cos’è il mixer digitale

Il mixer digitale è uno strumento che viene usato sia negli studi di regia sia dai deejay per gestire qualsiasi aspetto riguardante l’audio. Come la tastiera midi e il tamburo africano, il mixer rappresenta uno strumento fondamentale per ogni amante della musica, con molte varianti legate all’utilizzo amatoriale o professionale. A differenza dei controller più comuni e conosciuti – come i MIDI e le schede audio – permette a chi sta dietro la console di scegliere e mischiare una vastissima quantità di effetti. Non solo: possono essere gestiti, in contemporanea, tutti gli strumenti che ad esempio stanno suonando in un’orchestra. Una cosa che, ai tempi del mixer analogico, non era ovviamente possibile fare.

Chi sta dietro al mixer digitale può fare moltissime cose: aumentare, abbassare e modificare tutti i canali audio collegati. A questo punto una distinzione è d’obbligo: un conto sono le console da dj, un conto quelle che vengono usate negli studi di regia. Quest’ultime, infatti, sono generalmente più grandi, hanno moltissimi canali audio da gestire e il loro funzionamento è molto più complicato. La console da dj è più semplice da usare e più piccola, perché di solito arriva a un massimo di otto canali audio.

Le differenze tra un mixer da regia e la console da dj

La prima cosa che dovete chiedervi quindi, prima di comprare un mixer digitale, è questa: a cosa mi serve? Per uno studio di regia o per fare il dj? A quel punto avrete già fatto una scrematura dei vari modelli cui dovrete guardare. Eh sì, perché in commercio non esistono poche varianti di questi macchinari, come accade nel caso di altri strumenti musicali quali il pianoforte o il sintetizzatore. Ce ne sono tantissimi che cambiano caratteristiche a seconda dell’uso che se ne deve fare e in base al tipo di esperienza personale che uno ha.

Abbiamo detto che bisogna considerare principalmente due cose. Ossia se ci serve:

  • un mixer da regia
  • un mixer da dj

I mixer da regia sono quelli che vengono usati negli studi di registrazione e devono garantire un risultato finale di altissima qualità. Devono poter modificare l’audio di vari strumenti che suonano insieme e contemporaneamente e modulare la voce. Proprio per questo solitamente hanno circa quaranta canali che possono essere gestiti tutti insieme. Non è semplice da utilizzare e per questo è riservato ai professionisti del mestiere.

I mixer da dj sono decisamente più piccoli di quelli da regia perché è chiaro che non andranno mai a dirigere il lavoro di un’orchestra. Di solito possono gestire otto canali audio alla volta. Il lavoro principale che devono svolgere è aggiungere effetti alla canzone che sta mixando il dj.

Quanto costa un mixer digitale?

Ma arriviamo adesso alla domanda clou che tutti si fanno quando devono scegliere un mixer digitale: quanto costa? Anche qui dobbiamo fare una distinzione. I mixer da dj sono ovviamente quelli più economici e si possono reperire anche a 200 euro. Diverso è il discorso per i mixer da regia, che possono arrivare a costare migliaia di euro.

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