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Caricabatterie portatile: un pieno di carica anche fuori casa

Scegli il migliore caricabatterie portatile e scopri come utilizzarlo al meglio per rimanere sempre connesso quando sei fuori casa!

07-08-2018 (Ultimo aggiornamento 07-01-2020)

Tecnologia

Al giorno d’oggi avere a disposizione un caricabatterie portatile per alimentare il nostro cellulare o tablet è indispensabile, considerato che buona parte delle operazioni le svolgiamo direttamente dai nostri dispositivi mobili soggetti, per questo motivo, vista la mole di dati che acquisiscono di continuo, a scaricarsi. Il pensiero di rimanere senza questi dispositivi, anche solo per qualche ora, ormai è quasi insostenibile (in certi casi si parla di vera e propria dipendenza da smartphone). Ma come funziona esattamente un power bank? Tra poco, cercheremo di rispondere a questa domanda ma prima vogliamo saperne di più sulla natura di questo strumento.

Si tratta di una vera e propria batteria esterna caratterizzata dalla presenza di una o più porte USB che consentono di collegare, attraverso un cavo MicroUsb, qualunque tipo di dispositivo mobile (notebook, smartphone, Tablet, Smartwatch, Lettori mp3, eccetera).

Come funziona un caricabatterie portatile?

Un elemento che riteniamo fondamentale per il funzionamento di questo apparecchio è il cavo MicroUsb che è in dotazione in ogni confezione, di solito insieme ad un adattatore per collegarlo ad una presa di corrente. Questo cavo svolge un duplice compito: da un lato collega il caricabatterie con il dispositivo che si desidera ricaricare, dall’altro, invece, consente di caricare proprio la batteria del carica cellulare portatile.

Ricaricare il caricabatterie portatile è molto semplice:

  • come prima cosa, bisogna collegare il cavo in dotazione presente nella confezione d’acquisto ad una fonte di energia: può trattarsi, ad esempio, di una presa a muro  (e in questo caso bisogna usare l’adattatore disponibile nella scatola) oppure di una presa USB di un PC;
  • poi, l’altra estremità dello stesso cavo deve essere inserita nella porta MicroUSB del caricabatterie.

In molti modelli disponibili sul mercato appare il led rosso quando l’apparecchio è  sotto carica.  Quest’ultimo si spegne o cambia colore nel momento in cui termina il processo di ricarica che, in media, dura al massimo 6 ore. I tempi di ricarica dipendono dalla potenza del dispositivo: più è potente, più impiega a completare un ciclo di ricarica. Ovviamente potete scegliere la potenza del vostro apparecchio tenendo conto delle vostre esigenze e del dispositivo mobile che dovete collegare quando la sua batteria si scarica.

Se invece dovete caricare o alimentare il vostro dispositivo mobile (Tablet, Smartphone, Portatile, eccetera), bisogna:

  • inserire il cavo MicroUSB nella presa del caricabatterie;
  • collegare l’altra estremità del cavo in dotazione alla presa del dispositivo mobile che si desidera alimentare.

Caricabatterie portatile: costi e indicazioni utili per l’acquisto

Il prezzo del caricabatterie portatile varia a seconda delle proprie caratteristiche dai 10€ ai 100€. Sconsigliamo di acquistare prodotti molto economici che, quasi sempre,  non sono dotati neanche delle minime misure di sicurezza nell’ipotesi in cui vi sia una sovraccarico di corrente che può danneggiare seriamente i dispositivi ad essi collegati. Ma come si può riconoscere il caricabatterie portatile migliore?

Come prima cosa, bisogna controllare se l’apparecchio è in possesso delle certificazioni che di solito sono riportate nella scatola. Un altro elemento che bisogna considerare è il peso del caricabatterie: se viene dichiarato che la sua potenza è di 5.000 mAh, ci si aspetta che il suo peso sia di almeno 150-200 grammi circa. Diffidate dei caricabatterie leggeri e ultrapotenti, specie se a proporli è un venditore cinese. Infine, guardate bene il design dell’apparecchio: meno approssimativo è, altrettanto elevata è la sua qualità.

 

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