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Rimedi omeopatici: di cosa sono composti e come agiscono

I rimedi omeopatici sono sempre più utilizzati per curare i piccoli e grandi disturbi di salute: ecco le varie tipologie e di cosa sono composti

12-04-2019

Omeopatia

I rimedi omeopatici sono ormai sempre più diffusi, anche sul territorio italiano. Allo stesso tempo però sussiste ancora parecchia disinformazione a proposito di questi rimedi. Molto spesso si tende a confondere l’omeopatia con l’erboristeria o altre pratiche di medicina alternativa proprio perché l’omeopatia prende i suoi ingredienti da tutti gli elementi presenti in natura.

Lo scopo è quello di curare il paziente sia dal punto di vista sia fisico che psichico. Ma come si compone davvero un farmaco omeopatico e su cosa si basa il principio del “simile cura il simile” su cui funziona l’omeopatia?

Scoprilo in questo articolo.

Cos’è l’omeopatia

Vediamo dunque cos’è e come si compone un farmaco omeopatico. Come accennato in precedenza il principio su cui si basa l’omeopatia è “il simile cura il simile”, ma cosa vuol dire davvero? In poche parole, i rimedi omeopatici consistono nella somministrazione di una sostanza che in una persona sana provoca sintomi simili a quelli riscontrati in un paziente malato. In questo modo l’organismo si abitua a difendersi ed è in grado di contrastare il malessere e ripristinare l’equilibrio.

Ogni farmaco omeopatico contiene un principio attivo diluito in acqua fino a quando le sue molecole non scompaiono. Verrebbe da chiedersi sul perché allora considerare efficace un rimedio completamente costituito da acqua. A questa domanda ci viene in soccorso il cosiddetto principio della “memoria dell’acqua” ipotizzato da Jacques Benveniste. Consiste nella presunta proprietà dell’acqua di mantenere un ricordo delle sostanze con cui è venuta a contatto.

Composizione del farmaco

Vediamo però di cosa si compone un rimedio omeopatico. Come visto in precedenza il farmaco omeopatico si compone di una sostanza di base che viene diluita più volte. Queste sostanze di base, definite anche “ceppi omeopatici” vengono prese direttamente dalla natura e possono essere di tre specie: vegetale, animale e chimica.

Più nello specifico:

  • Rimedi omeopatici di origine vegetale: hanno come ceppo omeopatico piante officinali o selvatiche lavorate entro 48 ore dalla raccolta. In circostanze particolari, come ad esempio nel caso delle piante esotiche o difficili da trovare, si ricorre anche alle piante essiccate. I farmaci omeopatici di origine vegetale sono quelli più diffusi e utilizzati;
  • Rimedi omeopatici di origine animale: derivano da animali o sostanze degli animali. Si possono utilizzare animali interi vivi, animali secchi, i loro prodotti fisiologici (come ad esempio i veleni di alcuni rettili), organi di animali oppure sostanze ricavate dai tessuti animali;
  • Rimedi omeopatici di origine chimica: possono essere ricavati dai cosiddetti elementi chimici semplici come i metalli e metalloidi oppure da quelli più complessi di origine naturale come ad esempio i minerali oppure ancora da svariati prodotti chimici.

Essendo i rimedi omeopatici farmaci molto diluiti non hanno effetti tossici, proprio per questo non presentano controindicazioni o effetti collaterali. Questo li rende adatti a chiunque e spesso capita che vengano usati come rimedi per dormire meglio.

Esiste poi, non solo l’omeopatia neonatale e pediatrica, ma anche l’omeopatia veterinaria per curare i nostri amici animali. Il farmaco omeopatico inoltre è adatto anche ai soggetti allergici o pazienti ipersensibili ai farmaci comuni. Anche se non ha effetti tossici è sconsigliato usare rimedi omeopatici come automedicazione, per questo è molto importante rivolgersi a un omeopata esperto o a un naturopata per un’attenta analisi e una prescrizione.

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