Normativa e costi dello smaltimento degli pneumatici

Quando gli pneumatici sono da sostituire vanno smaltiti correttamente per evitare inquinamento dannoso per l'ambiente. Ecco la procedura
La quantità di pneumatici usurati da smaltire ogni anno, in Italia, supera le 300.000 unità in tutto. Possono essere considerati fuori uso tutti gli pneumatici che arrivano al momento in cui non presentano più tutte le principali caratteristiche di sicurezza, efficienza e efficacia su strada assolutamente indispensabili per viaggiare in auto, e che non possono nemmeno più essere ricostruiti.
Questo è il motivo per cui le gomme delle auto, nel momento in cui arrivano alla fine del loro ciclo di vita e devono essere sostituite, debbono assolutamente essere smaltite. Per farlo però è importante che lo smaltimento sia effettuato in modo corretto e soprattutto che siano rispettate tutte le normative di legge. Cosa significa?
In particolare questo vuol dire che le gomme, una volta che sono eccessivamente consumate e quindi non è più possibile viaggiare in sicurezza (e evitando multe anche molto salate), devono essere consegnate alle specifiche aziende del settore, che hanno il compito di prelevare i vecchi pneumatici e di trasportarli nelle discariche autorizzate.
L’obiettivo di questa procedura specifica regolata dalla legge è tutelare l’ambiente ed evitare che alcuni cittadini incivili lasciano le loro gomme usurate, una volta smontate dall’auto, in stato di abbandono in qualsiasi luogo e/o discarica non autorizzata.
Affidarsi alle ditte specializzate consente quindi agli automobilisti di eseguire uno smaltimento corretto e sostenibile. Vediamo però quali sono i costi relativi allo smaltimento delle vecchie gomme e a chi bisogna rivolgersi.
Quali sono i prezzi previsti per lo smaltimento delle gomme usurate
Vista la situazione a cui purtroppo eravamo obbligati ad assistere in Italia, tanti comportamenti sbagliati e illeciti da parte degli automobilisti, per quanto riguarda il recupero e lo smaltimento degli pneumatici fuori uso, è stato introdotto il Decreto Ministeriale numero 28 dell’11 aprile 2011, per cercare di rimediare a tutti questi episodi.
Grazie alle varie modifiche di legge è stato creato anche il cosiddetto contributo per lo smaltimento o PFU (pneumatici fuori uso), un importo che si versa nel momento dell’acquisto di nuove gomme per il proprio veicolo, che va a coprire le spese inerenti la raccolta, il ritiro e lo smaltimento delle stesse.
Come funziona il versamento del PFU
Gli automobilisti pagano questa cifra compresa nel prezzo delle gomme, i rivenditori percepiscono il PFU e versano questa somma ai produttori di pneumatici, che pagano a loro volta i consorzi di smaltimento. Questi ultimi hanno poi il compito di eliminare un quantitativo di gomme pari in peso al quantitativo venduto.
La normativa obbliga ad affidarsi alle ditte autorizzate e specializzate nella raccolta e nello smaltimento degli pneumatici fuori uso, pagate proprio per questo lavoro, che permettono di evitare che le gomme auto vengano abbandonate e disperse nell’ambiente.
I costi dello smaltimento
Il prezzo cambia in base all’azienda a cui ci si affida, ma in genere non è mai molto elevato. Il contributo PFU infatti solitamente è di circa 10-12 euro al massimo per lo smaltimento di tutt’e quattro le gomme del veicolo. Questa cifra deve essere sottratta al momento dell’acquisto di nuovi pneumatici, secondo quel che dice la legge.
Che cosa dice la legge
Come è noto, le gomme sono dei rifiuti altamente inquinanti e soggetti a combustione, è per questo motivo che la legge è molto rigida riguardo allo smaltimento degli pneumatici. L’articolo 228 del Decreto Legislativo numero 152/06 S.M.I indica che i produttori di gomme sono tenuti ad occuparsi anche del loro smaltimento, nello stesso numeri di pneumatici che vengono venduti.
I soggetti che non rispettano questa norma rischiano una sanzione amministrativa direttamente proporzionale alla gravità dell’inadempienza. Lo smaltimento irregolare delle vecchie gomme può essere molto pericoloso per l’ambiente e per il nostro pianeta, si tratta infatti di prodotti non biodegradabili e, come abbiamo già detto, sono altamente inquinanti.
Affidarsi ad una ditta specializzata consente di:
- favorire il ciclo virtuoso delle gomme da riciclare;
- evitare la diffusione di discariche abusive a cielo aperto;
- evitare che gli pneumatici vengano dispersi nell’ambiente.
Attenzione: le gomme non devono essere abbandonate e eliminate in maniera illegale e selvaggia, e inoltre non devono in alcun modo essere bruciate.