Moto scrambler: tutte le caratteristiche

Vuoi sentirti libero e acquistare una moto scrambler? Scopri qui tutto quello che c'è da sapere su questo modello, sempre più scelto per il suo fascino retrò
La moto scrambler è una tipologia di due ruote con caratteristiche stradali, alla quale vengono apportate delle piccole modifiche, che la rendono adatta anche per percorrere dei tratti di strada sterrata e offroad. Il termine scrambler ha un significato preciso, deriva dal verbo inglese che significa appunto “mischiare”. In passato, venivano chiamate in questo modo (soprattutto negli Stati Uniti) quelle motociclette a cui venivano aggiunti rapporti, pneumatici e manubri particolari, da fuoristrada, e che venivano usate proprio per lunghi viaggi su percorsi sterrati.
Cosa significa il termine scrambler
Il verbo “to scramble” però ha anche un altro significato, ovvero arrampicarsi, che forse traduce ancor meglio la destinazione d’uso di questa tipologia di moto. Il termine è poi stato coniato anche in Europa, soprattutto dalle Case inglesi e italiane, durante gli anni Sessanta, periodo in cui sono usciti infatti molti nuovi modelli di moto scrambler.
I modelli turistici trasformati in scrambler più famosi in Italia sono quelli delle Case Moto Guzzi, Moto Morini, Laverda, MV Agusta e Gilera, oppure le Ducati monocilindriche 250/350/450, concepite come scrambler. Non dimentichiamo comunque che la parola scrambler è nata quindi negli Stati Uniti, proprio per andare a definire queste particolari motociclette modificate appositamente per agevolare la percorrenza su strade sterrate.
Con le normali moto stradali di serie che venivano prodotte ai tempi, infatti, risultava molto difficile raggiungere i vari ranch, collegati alle strade pubbliche tramite dei percorsi tipicamente offroad. Le Case motociclistiche italiane che iniziarono a produrre modelli scrambler negli anni Sessanta avevano un grande obiettivo, ovvero quello di cercare di approdare anche sul mercato americano, proponendo una tipologia di due ruote che oltreoceano era già parecchio usata e apprezzata.
Come sono fatte le moto scrambler?
Tutte le parti modificate di una moto, per diventare una scrambler, servono appunto a facilitare la guida nei percorsi fuoristrada. Parliamo soprattutto degli pneumatici, dei rapporti del cambio, dei manubri e ovviamente ammortizzatori. Ogni moto scrambler che veniva modificata diventava più resistente e più forte, in grado di affrontare percorsi dissestati e sterrati senza alcun pericolo né difficoltà.
Sicuramente si tratta di moto che non sono adatte per tutti, ma ogni modello è a sé e ovviamente attrae una certa tipologia di cliente. Le scrambler, in particolare, sono quelle moto definite molto ribelli e rumorose, che si fanno notare anche nell’estetica, non passando certamente inosservate, anzi definite quasi sgargianti. Sono le preferite di coloro che amano i percorsi tortuosi e le strade più difficili, anche se si tratta della prima moto.
Si tratta di motociclette adatte per chi non teme le vibrazioni che provengono direttamente dal terreno e anche per chi ama “fare rumore”, sentire il rombo del motore. Le scrambler sono le moto ideali per chi ama sentirsi libero in sella alla sua moto. Sono tante le Case che oggi producono ancora questa tipologia di modelli, che hanno anche molto successo, come ad esempio Suzuki e Ducati. Sono aumentati sempre più infatti gli appassionati di queste moto nel tempo, sono due ruote che funzionano molto bene e che piacciono alla grande a chi ama viaggiare.