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Quanto costa ricaricare un'auto elettrica?

Vorresti acquistare un'automobile elettrica? Se sì, sappi che oltre al prezzo d'acquisto è importante conoscere anche i costi del suo mantenimento

01-02-2022 (Ultimo aggiornamento 30-03-2022)

Cura Auto e Moto

Sono tanti gli automobilisti a decidere di passare da un’auto tradizionale a una vettura elettrica, molti altri invece sono quelli che ci pensano ma non si sono ancora convinti. Le motivazioni principali dei dubbi sono essenzialmente due: la scarsità di colonnine di ricarica presenti oggi sul territorio italiano e i prezzi di listino ancora elevati per molti cittadini. Una domanda frequente è anche: quanto costa ricaricare un’auto elettrica e quanto tempo è necessario per un pieno di energia? Vediamo insieme ogni dettaglio.

Ricarica alla colonnina o a casa: cosa bisogna sapere

La ricarica alle colonnine che si trovano oggi sulle nostre strade è il metodo più utilizzato al momento per le auto elettriche. Ci sono differenti gestori sul mercato che garantiscono la ricarica attraverso app o card apposite, sia con piani di abbonamento specifico che al consumo. 

Ricaricare alla colonnina è molto facile, basta cercare l’infrastruttura attraverso l’app del gestore scelto, abilitare il pagamento e collegare il cavo all’auto. È possibile poi controllare lo stato della ricarica attraverso il display della colonnina o l’app.

Per gli utenti che invece preferiscono un’alternativa, si può anche ricaricare l’auto a casa, usando una comune presa di corrente: l’unica cosa importante è avere a disposizione una dotazione domestica in kW abbastanza potente, per poter usufruire dell’energia anche per altre attività mentre la vettura è in carica. 

Quanto costa ricaricare l’auto elettrica

La ricarica domestica dell’auto elettrica è senza dubbio la scelta migliore, si spendono infatti mediamente 20 centesimi per kiloWattora circa, a seconda del piano tariffario. Per avere quindi un’autonomia di 100 chilometri, la spesa da sostenere è di 4 euro (auto di media cilindrata). Qual è però lo svantaggio legato alla ricarica domestica? Perché uno svantaggio c’è, eccome: per ricaricare la vettura elettrica e garantire almeno 100 chilometri di percorrenza, sono necessarie 5 ore circa. Se però sono attivi anche altri elettrodomestici in casa, nel frattempo, chiaramente i tempi si allungano. 

Per quanto riguarda invece i costi della ricarica alla colonnina, dobbiamo fare una distinzione:

  • ci sono colonnine AC (corrente alternata, da 11 e 22kW): costo medio al kWh di 0,40 euro, e una tariffa di 0,09 euro al minuto, che scatta dopo un’ora di occupazione della piazzola dalla fine della ricarica;
  • colonnine DC (corrente continua, da 50kW): costo medio al kWh circa 0,50 euro, tariffa di occupazione mediamente di 0,18 euro al minuto;
  • colonnine HPC (High Power Charging, fino a 350kW): costo a consumo di 0,79 euro a kW (prezzo pieno). 

Il vantaggio delle colonnine HPC è il tempo di ricarica molto ridotto, in genere bastano anche solo 15-20 minuti per portare l’auto all’80% circa del livello di carica. Purtroppo in Italia ce ne sono ancora pochissime.

I costi di un pieno: facciamo un esempio

Prendiamo come esempio un’auto elettrica con batterie dalla capacità di 42 kWh. Moltiplicando 42 per il costo del kWh (es. 0,40 euro per le colonnine di ricarica AC) = 16,80 euro (attenzione: il consumo varia in base alla velocità che teniamo in auto e alla temperatura delle batterie).

Per chi preferisce ricaricare l’auto da casa, è meglio informarsi ed essere sicuri di avere un contratto di fornitura energetica conveniente, visto che si tratta di un’operazione che richiede una grande quantità di energia. Il fornitore deve essere assolutamente affidabile e le tariffe convenienti per questo tipo di utilizzo.

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