Come rinforzare al meglio il paraurti dell'automobile

Il paraurti della propria auto dev’essere rinforzato? Ecco i vantaggi del poliuretano e una guida alla riparazione fai da te
I paraurti delle auto sono generalmente realizzati in plastica, a meno di casi particolari, con riferimento a veicoli dall’elevato costo e dalla complessa struttura. Tale composizione indica una capacità d’assorbimento soltanto se si tratta di urti lievi. In casi di colpi mediamente forti ecco notare le prime crepe, più o meno profonde, con danni antiestetici, ammaccature e minore protezione e dunque sicurezza, specie in caso di incidente. Per rinforzare il paraurti è necessario optare per il poliuretano.
Per identificarlo basterà individuare il timbro posto sulla superficie, indicante PUR, ovvero poliuretano rigido. Ciò vuol dire che il paraurti è stato trattato con un processo particolare, in grado di conferire miglior adesione e flessibilità. È inoltre facile trovare nei negozi di ricambi dei kit per rinforzare il paraurti da sé o sostituirlo.
Come rinforzare il paraurti
È possibile rinforzare il paraurti della propria auto senza ricorrere all’intervento di uno specialista. Sarà però necessario agire con calma, rispettando le indicazioni del manuale della casa costruttrice, così da saper riporre ogni elemento al proprio posto, una volta completata l’operazione.
Il primo passo è la rimozione del paraurti, che dovrà essere pulito attentamente nella parte interna ed esterna. Basteranno un po’ d’acqua e sapone, con l’aiuto di una spugna. Una volta asciugata, l’intera superficie danneggiata dovrà essere levigata con della carta vetrata. Il tutto dovrà poi essere pulito con uno straccio, imbevuto di detergente specifico per rivestimenti in plastica. Optando per un kit si troverà tutto all’interno. A questo punto si potrà utilizzare un nuovo straccio per procedere a bagnare il paraurti con il solvente di preparazione. Si consiglia di operare in un solo verso, evitando di andare avanti e indietro.
A questo punto si potrà applicare il nastro adesivo di plastica, contenuto nel kit, coprendo l’intera lunghezza del paraurti, facendo attenzione a non creare bolle d’aria. Con una spatola si potrà migliorare l’effetto ottenuto dalla posa, rendendo l’operazione perfetta. Seguendo le istruzioni presenti nella scatola, si dovrà procedere a mescolare in parti uguali adesivo e catalizzatore, il tutto su di un semplice pezzo di cartone. Una volta certi dell’unione dei due elementi, si potrà procedere alla posa sul paraurti, facendo attenzione a riempire l’intera superficie danneggiata.
La parte delicata di questo compito consiste nella totale copertura delle sezioni della griglia. Si potrà utilizzare una spatola per essere certi di non saltare alcun elemento. Una volta svolto questo passaggio, si dovrà lasciare il tutto ad asciugare per circa 30 minuti, in un’area ventilata ma non sottoposta ad eventuali contatti diretti con agenti atmosferici. In seguito sarà possibile anche installare dei sensori di parcheggio.
Paraurti in poliuretano: vantaggi
Il poliuretano è di certo il miglior materiale oggi a disposizione per la produzione di paraurti. Svariati i vantaggi, primo dei quali il processo di iniezione. Il poliuretano viene iniettato allo stato liquido, il che porta all’immediata unione dei due elementi, che interagiscono nello stampo in seguito a un’adeguata produzione di calore.
Trattandosi di liquidi, la pressione necessaria per l’iniezione e il riempimento è ben inferiore rispetto a quella richiesta da un termoplastico, che viene iniettato allo stato semifluido. Le minori pressioni consentono l’adozione di alluminio per lo stampo, il che vuol dire offrire alla fabbrica dei vantaggi tecnici ed economici, evidenti anche nel costo ultimo in negozio. Tali paraurti sono inoltre di facile lavorabilità, il che facilita le operazioni in officina o in fai da te.