Auto nuova ma difettosa: tutto quello che puoi fare

Può capitare che un'automobile nuova, poco dopo essere stata acquistata, si presenti come difettosa. Segui in questa guida i procedimenti per come procedere
Arriva il momento di cambiare l’auto e finalmente di comprarne una nuova, direttamente in concessionaria. Può capitare che la stessa purtroppo sia difettosa e il difetto di produzione di una vettura purtroppo mina la qualità del prodotto comprato.
All’inizio l’auto sembra mantenere le sue promesse e quindi dimostrare di essere davvero quello che desideravate, di esaudire ogni vostra esigenza. Passa qualche tempo e cominciano i problemi, le spie che si accendono senza motivi apparenti, problemi ai freni oppure difetti che causano perdite di carburante o problemi elettrici e elettronici.
È così che si capisce che purtroppo l’auto ha qualcosa che non va e che il problema deve essere risolto.
Auto nuova ma difettosa: la garanzia legale
Il primo consiglio che vi diamo in questi casi riguarda la garanzia legale, che fa riferimento alla cosiddetta conformità della vettura. La normativa di riferimento è relativa alle caratteristiche e alla funzionalità del bene. Questo si traduce nell’obbligo del rivenditore di consegnare all’automobilista che compra la sua nuova vettura un certificato di conformità, che dovrebbe servire da garanzia nel caso in cui il veicolo presenti dei difetti non descritti.
Il venditore è responsabile della garanzia legale. Il compratore deve segnalare un grave difetto entro 60 giorni per ottenere la sostituzione dell’auto, se invece vuole ottenere il recesso dal contratto, allora il procedimento è più complesso.
Come potete ben immaginare, il recesso infatti non è facile da ottenere e spesso si finisce in Tribunale dove il giudice decide chi ha torto o ragione in base ai casi. Esiste anche un’ulteriore garanzia, quella di produzione, rilasciata dalla Casa produttrice, che tutela l’automobilista dai difetti fino a un massimo di 7 anni e offre interventi di riparazione.
Auto nuova ma difettosa: sostituzione o riparazione
Il venditore è responsabile nei confronti del consumatore, secondo il Codice di Consumo, per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna. Se quindi si dovesse presentare nell’auto un difetto di conformità, allora l’acquirente del veicolo nuovo ha diritto al ripristino della conformità attraverso la riparazione o la sostituzione del mezzo, oppure può ottenere una riduzione del prezzo di vendita dell’auto difettata.
È necessario optare per una o l’altra scelta in base al livello di gravità dei difetti dell’auto. La sostituzione va richiesta solo quando il difetto è grave, secondo il Codice di Consumo quindi esclusivamente nel caso in cui “il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso”.
Quindi il venditore sostituisce l’auto nuova difettosa solo se ripararla costerebbe di più. La richiesta da parte del consumatore deve avvenire entro i termini previsti dalla garanzia legale, cioè 60 giorni, o dalla garanzia del costruttore, ovvero sette anni per le riparazioni gratuite o come diversamente riportato al momento del contratto di vendita.
Auto nuova ma difettosa: il risarcimento dei danni in caso di incidente
Se l’auto nuova, a causa del difetto di produzione, vi fa causare un incidente, allora la concessionaria che l’ha venduta deve rispondere dell’accaduto. Il venditore è responsabile quindi anche dei danni che potrebbe causare l’anomalia del veicolo difettoso, non solo dell’auto stessa.
Per ottenere un risarcimento danni causati da un’auto difettosa, il consumatore deve denunciare tramite una comunicazione formale alla concessionaria i vizi e i difetti della macchina.
Se il venditore si muove per dimostrare che l’auto era conforme alle caratteristiche di fabbricazione, allora il compratore può e deve dimostrare a sua volta che l’automobile gli è stata venduta difettata, chiedendo una perizia tecnica e visionare i dati raccolti dalla scatola nera se presente.