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Assicurazione auto e moto, cosa sono le classi di merito

La classe di merito è un misuratore del livello di sinistrosità. Scopri qui di cosa si tratta nel dettaglio, come funziona, come calcolarlo e verificarlo

06-12-2019

Assicurazioni

Nel complicato mondo delle assicurazioni auto e moto esiste quella che si chiama classe di merito, altro non è che una specie di misuratore del livello di sinistrosità dell’assicurato. In poche parole misura la quantità di incidenti in cui si è incorsi. Da questo scaturisce quindi la classe di merito, o CU, in termine tecnico legata ad un bonus/malus che assegna uno specifico valore al titolare del contratto assicurativo e lo inserisce in un determinato livello contributivo.

Classe di merito: che cosa significa

Come abbiamo detto quindi la classe di merito misura la sinistrosità dell’automobilista a cui è intestata l’assicurazione, cosa significa? La probabilità che egli provochi degli incidenti stradali, in base al comportamento che lo stesso ha tenuto al volante negli anni precedenti. Si tratta di un parametro che serve alle compagnie assicurative per poter determinare il rischio e quindi anche i potenziali costi legati a ogni polizza assicurativa stipulata. La classe di merito universale, definita CU, contribuisce nella determinazione delle tariffe da pagare per stipulare l’assicurazione dell’auto o della moto.

Perché le classi di merito vengono chiamate universali? Perché sono esattamente le stesse per qualsiasi compagnia assicurativa. Quindi se il titolare di un’auto si reca in differenti compagnie per richiedere il preventivo per stipulare una nuova polizza, allora tutte le compagnie, comprese quelle online, utilizzeranno la stessa identica classe di merito come riferimento. Anche le regole che disciplinano l’evoluzione delle classi di merito negli anni rimangono sempre le stesse, per gli assicurati quest’applicazione omogenea dei parametri è una vera e propria garanzia.

I valori della classe di merito vanno da 1 a 18, ogni attestato di rischio riporta il valore assegnato all’assicurato, che dipende dal numero di incidenti causati nella storia assicurativa del contratto. L’IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, controlla e verifica la veridicità dei dati indicati nell’attestato di rischio e li custodisce in una banca dati incorruttibile. Si tratta di un archivio telematico grazie al quale ogni compagnia assicurativa ha accesso agli attestati di rischio e può usarli per rinnovare le vecchie polizze oppure per andare a formulare nuovi preventivi.

Classe di merito: come funziona

Come abbiamo già detto quindi, determinare la classe di merito di un automobilista (o motociclista) significa tenere contro di quanti sinistri ha provocato fino a quel momento. Per chi invece non ha mai avuto un contratto assicurativo intestato e stipula quindi per la prima volta una polizza a suo nome, viene assegnata la 14esima classe di merito. Da quel momento in poi ogni eventuale sinistro provocato verrà registrato nell’attestato di rischio e comporterà l’aumento di due classi di merito.

La classe di merito infatti viene aggiornata di anno in anno, nello specifico ogni 10 mesi, ovvero due mesi prima che scada la polizza Rc Auto annuale. Chiaramente dalla classe di merito assegnata dipende il prezzo da pagare per la copertura assicurativa nei dodici mesi successivi.

Le regole dicono che non c’è solo una “punizione” per chi causa incidenti (aumento di due CU e prezzo polizza), ma anche un “premio” per chi non ha avuto alcun incidente, ovvero la classe di merito scende ogni volta di un’unità. Come abbiamo visto le classi di merito universali sono 18, la prima è la più economica, che hanno gli automobilisti che non hanno incidenti, la 18 è la più alta e comporta il pagamento di un premio molto più caro. 

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