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Vino bianco: ecco la differenza tra frizzante, secco e fermo

Il vino oltre bianco, rosè o rosso può anche essere frizzante, fermo, secco o dolce. Ecco i consigli più utili per orientarsi nella scelta

29-11-2018

Enoteche e vini

Vi è mai capitato di sentirvi a disagio su come rispondere davanti a un sommelier che vi chiede se volete un vino bianco frizzante o secco? Oppure fermo o mosso? Non tutti infatti sanno che oltre alla casa di produzione, un vino si differenza per categoria ed è importante conoscerle anche per scegliere la bottiglia di vino da regalare quando si è invitati a cena o si acquista un dono di Natale.

È una domanda fatale, davanti alla quale spesso non sappiamo come rispondere. Le bollicine di uno spumante non sono le stesse di un bianco frizzante. Un fermo non significa automaticamente che si tratti di un secco. Come fare allora a riconoscere le diverse tipologie di vino bianco? Ecco tutto quello che devi sapere per capire le differenze e le caratteristiche che lo contraddistinguono.

Vino bianco fermo

Il fermo può essere sia bianco che rosso. La maggior parte dei vini che troviamo oggi in commercio o le varietà regionali di vini italiani, sono fermi: hanno un livello di alcool che oscilla intorno al 8-15%. Quando questo tipo di vino viene fermentato, l’anidride carbonica si dissolve, eliminando così la maggior parte delle bollicine. Può succedere però che non si distruggano tutte, ma che ne rimanga qualcuna: ciò non influenza né il sapore né il suo carattere. Per essere sicuri di rimuoverle tutte, si consiglia l’utilizzo di un decanter.

Vino bianco frizzante (o mosso)

Innanzitutto, è bene evidenziare come Il frizzante, detto anche vino bianco mosso, si posizioni a metà tra un fermo e uno spumante. Contenente anidride carbonica, il vino frizzante non deve essere considerato spumante.

Infatti, sono le direttive europee a definirlo come “il prodotto che, conservato alla temperatura di 20 °C in recipienti chiusi, presenta una sovrappressione, dovuta all’anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione in soluzione, non inferiore a 1 bar e non superiore a 2,5 bar”. Solitamente i vini frizzanti bianchi, per fare buoni abbinamenti culinari, si scelgono per accompagnare aperitivi o antipasti a base di pesce.

Vino bianco secco

Con la denominazione di secco si indica un tipo di vino non dolce, a causa della sua totale assenza di zuccheri che, durante il processo di fermentazione, vengono trasformati completamente in alcool. Il tasso di zucchero contenuto deve essere inferiore ai 4 grammi per litro. Inoltre, per quanto riguarda la realizzazione, è necessario tener conto dell’acidità e dell’alcool. I due devono essere bilanciati equamente per ottenere la caratteristica vera propria del secco. Risulta poi essere perfetto in cucina: se si vuole esaltare il sapore del piatto, è consigliabile optare per un vino bianco secco di qualità piuttosto che uno da tavola a basso costo. Questo è vero, soprattutto, se si devono cucinare i piatti a base di pesce fresco e buono.

 

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