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Come scegliere le uova migliori quando facciamo la spesa?

Le uova non sono tutte uguali: ecco una piccola guida per orientarsi nella scelta al banco del supermercato per un acquisto consapevole e sostenibile

08-05-2022

Prodotti bio

Grandi, piccole, medie. Biologiche e non biologiche. Da galline allevate a terra oppure no. Dal tuorlo pallido oppure arancione. Si fa presto a dire uova e, soprattutto, si fa in fretta a cucinarle e mangiarle, ma le uova che si trovano in commercio sugli scaffali dei supermercati non sono tutte uguali.

La differenza, per qualche aspetto, si vede anche senza essere esperti, come nel caso della taglia. Ma quali sono le migliori? A saperlo leggere, su ciascun guscio in vendita nei negozi è stampato un codice fatto di numeri e lettere che permette di ricostruire la vita della gallina che ha deposto l’uovo.

Un po’ come fosse una carta d’identità delle uova che si stanno comprando e che ne indica la qualità per guidarci nella scelta.

Il codice delle uova

Nel codice stampato sul guscio sono riportati simboli che spiegano Stato di provenienza, Comune di produzione e allevamento specifico da cui arrivano le uova. Inoltre, ovviamente, è riportata la data entro la quale è bene consumare il prodotto. Il primo numero del codice indica come sono state allevate le galline.

Che significa? A seconda della cifra riportata si identifica il tipo di allevamento del pollame. I numeri vanno da 0 a 3, ma vediamo nello specifico cosa significa questo fattore. Lo zero viene attribuito alle uova da allevamento biologico. In questo caso le galline hanno la possibilità di stare all’aperto e razzolare liberamente.

Inoltre per ottenere l’indicazione zero è necessario che l’alimentazione dei pennuti rispetti i criteri previsti per l’agricoltura biologica, ovvero che i mangimi impiegati siano ottenuti da coltivazioni bio, nelle quali non vengono utilizzati composti chimici di sintesi per la concimazione dei campi, il diserbo o la lotta contro i parassiti.

Lo zero, insomma, indica che la gallina che ha deposto l’uovo ha avuto la possibilità di muoversi e mangiare in maniera quanto più possibile sana. 

Il numero 1 indica l’allevamento all’aperto. Questo non comporta limitazioni in materia di alimentazione dell’animale che ha prodotto l’uovo.

Il 2 è attributo alle uova da galline allevate a terra. Ovvero non sono previsti vincoli sul mangime e le galline vivono senza avere libero accesso a spazi esterni. Vivono in pratica in capannoni chiusi.

Il numero 3, invece, indica le uova di animali allevati in gabbia, all’interno di stabilimenti dove la vita delle galline è soggetta a limitazioni e restrizioni molto maggiori, in termini di spazi e possibilità di movimento, rispetto a quanto avviene negli allevamenti di altro tipo.

Uova a chilometro zero

Il codice delle uova ci permette di conoscere anche con precisione in quale Comune e in quale provincia siano state deposte le uova che stiamo per acquistare. Le due lettere dopo la cifra iniziale identificano infatti il Paese di provenienza: IT indica che abbiamo davanti un prodotto italiano. Le tre cifre che seguono sono invece l’identificativo Istat del Comune di produzione.

Ma se con questo tipo di codice non è facile avere dimestichezza, le due lettere che seguono comunicano la provincia. Ad esempio, MI sta per Milano. In questo modo è possibile comprendere se siamo davanti a uova a chilometro zero o comunque quanta strada hanno fatto prima di arrivare sulla nostra tavola.

Fresco è meglio

Infine, oltre al codice alfanumerico abbinato alle uova, è bene verificare la categoria che indica la freschezza di quanto stiamo acquistando. Essa è indicata da una lettera – A oppure B – stampata sulla confezione che troviamo al supermercato. La A riportata sull’imballaggio indica che si tratta di uova destinate al consumo umano fresche o freschissime.

La B indica un grado inferiore di freschezza. Nel livello più basso rientrano invece le uova che vengono destinate all’industria alimentare. La classificazione tiene conto dell’utilizzo che si farà delle uova, perché è chiaro: un uovo che potrebbe finire in tavola cucinato all’occhio di bue deve essere molto fresco, mentre quello che viene cotto per una torta può essere di qualche giorno più vecchio. 

Uova sostenibili

Dunque, quali uova scegliere al supermercato? I diversi prodotti hanno prezzi diversi e, sulla base delle informazioni riportate sulla confezione, ciascuno può valutare quali siano le uova migliori per le proprie esigenze.

Almeno tre sono gli aspetti che possono essere considerati per stabilire la qualità delle uova: la bontà del prodotto per chi lo mangia, la qualità della vita per gli animali, la sostenibilità ambientale dell’allevamento e della filiera produttiva.

Ciascun elemento ha un riflesso anche sugli altri. La combinazione essi permette di individuare le uova sostenibili da scegliere in negozio.

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