Cos'è e come richiedere il Bonus Bancomat 2021

Che cos'è il Bonus Bancomat 2021 e come fare per richiederlo? Scopri tutte le novità su questa agevolazione pensata per combattere l'evasione fiscale
Si sta diffondendo sempre di più la notizia relativa a una nuova misura governativa compresa nell’ampio programma d’incentivi per diffondere al massimo i pagamenti elettronici. Per la Banca d’Italia è infatti fondamentale poter diminuire la quantità di carta moneta da stampare e da distribuire, in favore di un aumento delle transazioni economiche a livello digitale.
Inoltre, è anche molto importante combattere un fenomeno molto diffuso in Italia, quello dell’evasione fiscale. Una misura di bonus e incentivazione è quindi stata scelta dal Governo Draghi. Ecco per quale motivo, dopo il cashback di Stato che ha riscosso un grande successo tra i cittadini, è giunta una nuova iniziativa: il Bonus Bancomat 2021.
Bonus Bancomat 2021: di cosa si tratta
La prima fondamentale informazione da chiarire è che il bonus per i pagamenti con bancomat non è rivolto a tutti i cittadini, come è stato per il cashback di Stato. Si tratta di un incentivo per combattere l’evasione fiscale e promuovere la correttezza tra gli esercenti, dunque è volto a promuovere l’adozione di strumenti per il pagamento digitale da parte di chi possegga una partita IVA per prestazioni commerciali o una licenza commerciale.
In tale modo, infatti, sarebbe possibile combattere fattivamente il dilagare dei pagamenti cosiddetti “in nero”, quindi sui quali non vengono versate le adeguate tasse allo Stato, con la tracciabilità della spesa per mezzo dei dispositivi di pagamento elettronico.
Come funziona il Bonus Bancomat 2021?
Con tale bonus è quindi possibile acquistare un dispositivo elettronico che garantisca non solo il pagamento digitale, ma anche la conseguente tracciabilità della spesa. Ma come funziona il Bonus Bancomat? Non è necessario che i singoli commercianti accedano alla pagina dell’iniziativa o partecipino a un click day, ma la procedura è molto più semplice.
Sono naturalmente i possessori di partite IVA e licenze commerciali che, decisi a volersi dotare di un dispositivo per il pagamento elettronico, lo acquistano o noleggiano. Con i documenti relativi all’acquisto o noleggio, poi, devono rivolgersi al proprio commercialista: sarà lo studio del commercialista a inoltrare la domanda all’Agenzia delle Entrate.
Proprio così: richiedere il bonus bancomat è compito di un commercialista che ha i mezzi per inoltrare la domanda direttamente allo Stato, e in particolare all’Agenzia delle Entrate all’interno della dichiarazione dei redditi con una serie di documenti relativi alle spese sostenute. Tale incentivo è, quindi, effettivamente un rimborso delle spese affrontate dal singolo commerciante per l’acquisto o il noleggio.
A quanto ammonta questo bonus?
Ma a quanto ammonta effettivamente il rimborso massimo relativo al Bonus Bancomat? Si è parlato molto di un bonus bancomat di 320 euro; in realtà si tratta di un rimborso pari a 160 euro per chi si doti un dispositivo per il pagamento elettronico.
Qualora si decida, invece, di avvalersi di uno strumento di pagamento elettronico “evoluto”, che permetta quindi una memorizzazione dei pagamenti effettuati e il loro diretto invio all’Agenzia delle Entrate, il rimborso può aumentare fino a una cifra totale di 320 euro, che con la prima tranche di rimborso di 160 euro giungono a un totale complessivo di 480 euro di cui il commerciante o possessore di partita IVA può beneficiare.