La carne migliore per un arrosto da fare invidia

Ecco quali sono le carni migliori per cucinare l'arrosto: maiale, vitello e manzo per portare in tavola un piatto della vera tradizione italiana
L’arrosto è uno dei piatti tipici della tradizione italiana preparato con carni bianche. Questo viene cucinato in molti modi diversi e servito nelle occasioni più disparate: può infatti andare bene sia per le festività tradizionali – come la Pasqua o il Natale – sia per le cene in famiglia. È un piatto gustoso e nutriente, in genere servito con un contorno di patate, che piace a tutti, grandi e piccini. Ma qual è la carne per arrosto migliore di tutte?
Le carni usate per l’arrosto
La carne che viene usata per preparare l’arrosto è in genere la carne bianca ovvero quella di maiale, vitello o manzo.
La prima si caratterizza per il sapore gustoso, pieno e ricco: la carne di maiale, infatti, è quella più grassa e ben si presta se amate i secondi piatti golosi e teneri. La carne di vitello è invece carne molto magra e morbida, ideale per chi non vuole rinunciare al gusto ma nemmeno esagerare con i grassi. Il manzo, invece, ha un sapore più deciso rispetto alle altre carni: è un po’ più duro, ma è perfetto per l’arrosto se cucinato a dovere.
Partiamo da un presupposto: che sia di maiale, vitello o manzo, l’arrosto verrà sempre bene. L’importante non è tanto scegliere il tipo di carne da cucinare, ma il taglio: se optate per una parte dell’animale che non si presta a essere cotta con l’arrosto, verrà fuori un secondo piatto duro e difficile da mandare giù. Fatevi quindi consigliare dal vostro macellaio di fiducia, e imparate a riconoscere la carne fresca, ma tenete sempre presente queste piccole linee guida per la scelta del taglio di carne.
L’arrosto è un piatto che si caratterizza per la sua cottura a secco, senza liquidi. Viene di solito fatto rosolare nel burro o nell’olio senza altre aggiunte. È prassi comune “bagnare” un po’ l’arrosto col sughetto (anche perché altrimenti risulterebbe troppo secco), ma non bisogna esagerare, altrimenti non è possibile definire quel piatto un vero e proprio arrosto.
L’arrosto di maiale
I tagli dell’arrosto di maiale sono il carrè, la lonza e la coscia. Solitamente prevede una doppia cottura, prima in padella e poi al forno. Può essere accompagnato a un contorno di verdure o di legumi ed essere preparato in diversi modi: oltre alla ricetta classica, si può cuocere con sidro e mele, con miele e senape. Oppure essere riempito di asparagi o altre verdure a piacimento.
L’arrosto di vitello
L’arrosto di vitello si prepara con la noce, la sottofesa o lo scamone. Va legato con un’apposita rete prima di essere cotto ma, se non siete pratici di questo procedimento, chiedete al vostro macellaio di compiere questo passaggio fondamentale. L’arrosto di vitello è ottimo cucinato insieme alle verdure: il sapore delicato, infatti, ben si sposa ai condimenti semplici e leggeri che esalteranno il gusto della carne, meglio ancora se verdura di stagione.
L’arrosto di manzo
La noce, lo scamone e lo spinacino sono i tagli di carne per l’arrosto di manzo. Il procedimento di cottura è lo stesso del maiale e del vitello, e si caratterizza per essere uno dei piatti più diffusi della cucina italiana. Accompagnato solitamente alle patate, viene cotto insieme alle verdure e servito con un ottimo sughetto a base di carotine. Se preparato bene, è un piatto che può essere servito in qualsiasi occasione, sia per una cena con gli amici sia per un appuntamento romantico.