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Piperina, uno stimolante naturale per il metabolismo

Impiegata nella medicina cinese e indiana per curare problemi digestivi e dolori artritici, nel mondo occidentale la piperina è nota per la sua funzione dimagrante

20-11-2018 (Ultimo aggiornamento 26-11-2018)

Mangiare bene

Cos’è la piperina? È, semplicemente, l’alcaloide presente nel pepe nero e – più precisamente – nello strato superficiale dei suoi frutti. Sostanza cristallina incolore, fu isolata per la prima volta nel 1820 dal fisico e chimico danese Hans Christian Ørsted. Nella medicina cinese e indiana, le proprietà della piperina vengono utilizzate da moltissimo tempo per curare problemi digestivi, come il reflusso gastroesofageo, e dolori artritici, ma anche malattie cardiache. Mentre, nel mondo occidentale, la si trova spesso tra gli ingredienti degli integratori dimagranti.

Tutte le proprietà della piperina

Responsabile del caratteristico sapore pungente e piccante del pepe tradizionale e del pepe lungo, la piperina ha proprietà fitoterapiche che – oggi – vengono impiegate soprattutto per la preparazione di integratori dimagranti termogenici. Le principali proprietà della piperina comprendono lo stimolare la digestione e migliorare l’assorbimento intestinale di numerosi alimenti, grazie all’incremento della secrezione salivare e gastrica. Soprattutto, aiuterebbe l’assorbimento del Coenzima Q10, che ha un’importante funzione antiaging e ha un ruolo chiave nella prevenzione di cardiopatie, ipertensione, invecchiamento cellulare e malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.

Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che – se applicata localmente – la piperina è in grado di stimolare la pigmentazione della pelle. Una proprietà, questa, che si rende molto utile in preparazione all’esposizione ai raggi UVB, o in presenza di vitiligine.

Come si presenta la piperina?

Oltre a sapere cos’è la piperina, è utile anche conoscere il formato in cui la si può trovare. In commercio si trova in genere la piperina forte, un integratore in capsule contenenti estratto di pepe al 95%, utilizzate per la stimolazione del metabolismo tramite un aumento della secrezione di succhi gastrici, intestinali e pancreatici.

Nelle capsule, si può trovare la piperina in associazione con il cromo picolinato, utile per il controllo dell’appetito, o con la curcuma, per alleviare i dolori articolari, i disturbi digestivi e le infiammazioni, o come supporto nell’ambito di una dieta detossinante e depurativa.

Oppure, si può acquistare una crema a base di piperina che, applicata localmente, aiuta a ridurre il gonfiore e i dolori in caso di contusione, ad alleviare i dolori artritici e articolari, a riscaldare e a distendere la muscolatura di schiena, spalle, collo e polpacci; o, a seconda del preparato, utilizzata per il trattamento della vitiligine e la stimolazione dell’abbronzatura.

La piperina fa male?

Al di là delle sue proprietà, è importante conoscere anche le controindicazioni della piperina. Perché, sebbene studi scientifici abbiano dimostrato la sua capacità di bloccare la formazione di nuove cellule adipose e di agire persino come antidepressivo (grazie all’aumento della neurotrasmissione di serotonina e dopamina), una domanda sorge spontanea: la piperina fa male?

Sebbene non abbia effetti collaterali tossici, la piperina può infatti alterare la funzionalità di alcuni farmaci, compromettendone l’efficacia. Quali? Innanzitutto gli antiepilettici come la fenitoina, ma anche broncodilatatori come la teofillina e farmaci necessari alla cura di malattie epatiche come il propanolo.

Sconsigliata alle donne in stato di gravidanza o di allattamento, ai bimbi, a chi è allergico al pepe nero e a chi soffre di gastrite, ulcera, emorroidi, ipertensione e reflusso gastroesofageo, la piperina va consumata con moderazione, per scongiurare il pericolo di irritazioni alla mucosa gastrica e, in taluni casi, problemi d’insonnia.

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