Pane a pasta dura: come si prepara l'antica bontà sarda

Il pane a pasta dura tipico della cucina sarda è una bontà tipica regionale che si presta a numerosi abbinamenti, dolci e salati. Scopri le sue caratteristiche
Se siete stati in vacanza in Sardegna non avete potuto non gustare il pane a pasta dura tipico dell’isola, noto anche come pane coccoi, croccante e friabile. Questa speciale tipologia di pane preparato con farina di semola di grano duro è rinomato non solo per il suo gusto, ma soprattutto per il suo aspetto.
Viene infatti impastato in diverse forme, tutte molto particolari, poiché la superficie viene pizzicata e tagliuzzata con forbici e rotelle per creare delle punte. Nessuna forma di pane risulta uguale all’altra, e questo lo rende ancora più pregiato.
Dovete sapere infatti che il pane a pasta dura sardo coccoi era considerato nel passato il pane delle feste: le donne di casa lo preparavano in occasione dei matrimoni o della Pasqua, mentre le famiglie aristocratiche lo portavano in tavola tutte le domeniche.
Ma come mai il pane coccoi si preparava solo alle feste? E quali sono gli abbinamenti per esaltarne il gusto? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Crosta croccante e mollica compatta
Il motivo principale per cui il pane a pasta dura sardo veniva anticamente preparato solo nei giorni speciali è che richiede tempi di lavorazione molto lunghi, sia per preparare l’impasto, sia per realizzare i decori. Per ottenere una mollica bianca e compatta infatti, la farina deve essere lavorata a lungo e l’impasto che si ottiene deve risultare liscio. Prima della lievitazione si procede a dargli la forma desiderata e si praticano i tagli più profondi.
Per il pane a pasta dura sia il lievito madre che il lievito di birra possono andare bene, l’importante è coprire bene la forma di pane con un panno durante la lievitazione. Una volta lievitato, si praticano i tagli più piccoli con le forbici, spatole e rotelle, e finalmente giunge in momento di cuocerlo. È nel forno che l’impasto diventa croccante e friabile, e la crosta raggiunge la sua caratteristica doratura.
Se volete provare la ricetta nel forno di casa, vi consigliamo di lasciar riposare il pane nel forno spento per altri cinque minuti oltre il tempo di cottura.
Pane a pasta dura: calorie e abbinamenti
Come abbiamo detto, il pane a pasta dura viene preparato con farina di semola di grano duro. Le calorie per 100 g di pane a pasta dure sono circa 250, leggermente meno di quante sono contenute nel pane preparato con farina di tipo 00, ma comunque nella media. Se si rispettano le dosi giornaliere consigliate di 80 g di carboidrati al giorno (divisi fra pasta e pane), può essere un ottimo accompagnamento anche per chi è a dieta.
Ma quali sono gli abbinamenti che esaltano il pane a pasta dura sardo? I salumi si accompagnano molto bene a questo tipo di pane: la crosta croccante esalta il sapore degli affettati, e il sapore delicato della mollica si amalgama perfettamente con quello di prosciutto, capocollo, salame, guanciale e speck, ma è ottimo anche per le bruschette.
Inoltre, proprio per la sua mollica compatta, il pane coccoi è l’ideale per spalmare marmellate e confetture o burro e preparare una colazione dolce e golosa. Fra le confetture tipiche della Sardegna ci sono le marmellate di fragole, quelle di mele cotogne e quelle di fichi, e tutte sono deliziose su una fetta di pane a pasta dura.