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Matrimoni e ricevimenti da giugno: cosa dice il nuovo DPCM?

Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo DPCM riguardante matrimoni e ricevimenti nei prossimi mesi

29-05-2021

Ricevimenti

Dopo molti mesi di chiusure finalmente le normative consentono a molte attività di riaprire. Tra queste, secondo il nuovo dpcm, sono inclusi anche i ricevimenti e i banchetti di matrimonio. Durante il coronavirus il matrimonio si poteva celebrare ma con restrizioni molto ampie soprattutto per quello che riguardava le feste e i ricevimenti.
Così come per molte altre attività come ad esempio i viaggi, anche per i matrimoni la ripartenza è un segnale molto positivo dal punto di vista economico, ma anche psicologico e sociale.
Finalmente, dunque, il nuovo dpcm sui matrimoni permette di ripartire anche con queste cerimonie.
Tuttavia, ciò non significa che si possano organizzare ricevimenti di matrimonio in piena libertà ma, a seconda della zona di appartenenza, ovvero zona bianca o zona gialla, sono stati stabiliti dei criteri diversi e delle disposizioni per il ricevimento di matrimonio durante il Covid.

Cosa dice il nuovo dpcm riguardo i matrimoni

L’ultimo aggiornamento sui ricevimenti per giugno 2021 è entrato in vigore il 18 maggio. Secondo le disposizioni di legge, dal 15 giugno saranno possibili i matrimoni con alcune differenze a seconda della zona di pertinenza.

Ricevimento matrimonio in zona gialla

Per i matrimoni nel 2021 il dpcm ha già stabilito alcune regole. Se il ricevimento di matrimonio è in zona gialla allora ci sono delle prescrizioni da rispettare, sebbene siano possibili feste e ricevimenti anche al chiuso. In tal caso sarà necessaria la cosiddetta certificazione verde. Sono comunque ancora vietate le attività di festa nelle sale da ballo, nelle discoteche e in attività analoghe, sia all’aperto sia al chiuso.
Per partecipare ad un ricevimento di matrimonio in periodo di Covid vi sono tre requisiti:

  • Avere la certificazione che riguarda la vaccinazione: significa che bisogna essersi sottoposti al vaccino e avere il certificato che viene rilasciato in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria in cui si è fatto il vaccino. Attualmente la validità è di sei mesi;
  • Avere la certificazione di avvenuta guarigione: si tratta di un certificato rilasciato dalla Asl competente o dal medico o dal pediatra con il quale si attesta che c’è stato un contagio da COVID-19 in seguito al quale il soggetto è guarito. Anche in questo caso la validità è di sei mesi;
  • Certificazione di test antigienico rapido o molecolare: in questo caso si tratta di una certificazione rilasciata da una struttura sanitaria autorizzata con la quale si attesta che il test ha dato esito negativo. In questo caso la certificazione vale solo quarantott’ore dal momento del prelievo del materiale biologico. Si tratta di una soluzione più rapida che permette di partecipare al matrimonio senza particolari complicazioni burocratiche.

Secondo le disposizioni dell’ultimo dpcm i ricevimenti si possono svolgere anche la sera ma, a seconda del periodo in cui si tengono, può esserci un orario diverso per il coprifuoco. Fino al 7 giugno è previsto coprifuoco fino alle 22, dal 7 giugno al 21 il coprifuoco è a mezzanotte, mentre dal 21 giugno non è più previsto alcun coprifuoco. Tuttavia, non è ancora stato emesso il protocollo ufficiale relativo alla variazione degli eventi in modo che gli operatori del settore possano conoscere in modo preciso le altre disposizioni.

Ricevimenti in zona bianca

Non è ancora stato definito quando e quali regioni potranno entrare in zona bianca. Si fanno ipotesi su una zona bianca rafforzata, ma non c’è ancora nulla di certo. Anche le disposizioni per i ricevimenti in zona bianca non sono del tutto chiare. L’unica cosa che sembra certa è che in zona bianca sarà possibile ballare ai matrimoni anche al chiuso.

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