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Marmellata e confettura: quali sono le differenze?

Tutti, almeno una volta, abbiamo confuso marmellata e confettura, pensando che questi due prodotti fossero simili, se non uguali. In realtà non è così: ecco le principali differenze e come cimentarsi nella preparazione

25-11-2018 (Ultimo aggiornamento 30-11-2018)

Mangiare bene

Se l’autunno ci sconforta per l’arrivo del freddo e delle piogge giornaliere battenti, è pur vero che con i suoi frutti ci permette di realizzare deliziosi dolci autunnali per coccolarci e accogliere gli amici nei pomeriggi domenicali. Molte torte autunnali sono a base di marmellate o confetture: ma qual è la reale differenza? Scopriamolo insieme.

La parola marmellata deve la sua origine al termine greco antico “melimelon”, che letteralmente significa “mela di miele”, derivante dall’usanza, già comune all’epoca, di bollire le mele con il miele per conservarle a lungo.

La parola confettura, invece, deriva dal francese “confiture”, cioè confettare, ricoprire di zucchero. Con la scoperta della canna da zucchero, infatti, il miele venne progressivamente abbandonato nella creazione delle marmellate, in favore di altri dolcificanti come lo zucchero di canna e lo zucchero bianco.

Qual è la differenza tra marmellata e confettura?

La differenziazione tra marmellata e confettura è stata normativamente sancita dall’intervento della Comunità Europea, con l’adozione della direttiva europea n. 79/693 del 1979, recepita in Italia con il D.P.R. 8 giugno 1982, n. 401.

Tali norme dunque definiscono:

  • marmellata, il prodotto fatto di zucchero e agrumi (arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto, pompelmo) in cui la percentuale di frutta sia almeno il 20%. Le parti di agrumi utilizzabili sono polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza;
  • confettura, il prodotto contenente zucchero e polpa (o purea) di tutti gli altri tipi di frutta. La percentuale di frutta non può essere in generale inferiore al 35% (con differenze anche notevoli a seconda del frutto usato), ma sale al 45% nel caso della “confettura extra“.

Esiste in realtà anche una terza categoria, non contemplata dalla normativa, ma assai diffusa nella pratica: la composta. In questo caso si ritiene che la percentuale di frutta non debba essere inferiore ai due terzi, mentre lo zucchero aggiunto è sensibilmente minore, così come il conseguente apporto calorico. Oltre a frutta, agrumi, ortaggi e zucchero l’unico additivo teoricamente consentito per legge per quanto riguarda queste delizie è la pectina che viene usata per addensare e gelificare.

Preparazione

Perfette per rendere più gustosi i vostri dolci autunnali o per impreziosire i cesti natalizi, marmellate e confetture possono essere preparate facilmente in modo autonomo.

La ricetta base di marmellata e confettura è molto semplice: basta acquistare frutta di stagione matura al punto giusto e farla cuocere aggiungendo un’adeguata quantità di zucchero, fino a ottenere la giusta consistenza. La frutta scelta deve essere al giusto grado di maturazione: se troppo acerba sarà infatti poco saporita, mentre troppo matura sarà povera di pectina e, quindi, non favorirà l’addensamento.

Dopo aver lavato accuratamente la frutta, bisogna tagliarla a pezzetti piccoli e omogenei e metterla in una casseruola insieme allo zucchero: per un chilo di frutta occorre usare da 400 a 1000 grammi di zucchero, in base alla dolcezza del frutto e al gusto personale. A questo punto, il composto va cotto a fuoco moderato per il tempo necessario a far evaporare l’acqua e addensare gli zuccheri, eventualmente aggiungendo della pectina per accelerare il processo.

Come conservare marmellate o confetture

Per conservare correttamente marmellate e confetture, bisogna utilizzare dei barattoli di vetro col tappo a chiusura ermetica, opportunamente sterilizzati facendoli bollire in acqua per almeno 30 minuti, oppure passandoli in forno a 103° C per lo stesso tempo.

A questo punto, non resta che versare la marmellata o la confettura nei vasetti, chiuderli, avvolgerli in un canovaccio, ribaltarli e lasciare che si raffreddi. Volendo potete utilizzare anche dei barattoli personalizzati, per idee divertenti e originali come, ad esempio, realizzare delle bomboniere da matrimonio del tutto fuori dal comune!

Conservate i barattoli a temperatura ambiente in un luogo asciutto e utilizzateli per farcire torte e dolci. Una volta aperti, devono essere mantenuti in frigorifero per un paio di settimane.

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