Conosci queste 10 curiosità sul caffè?

Dalle origini del termine "caffè" alla città italiana che consuma di più questa bevanda. Scopri le curiosità sul caffè in questo articolo
Il caffè è la seconda bevanda più diffusa al mondo… dopo l’acqua! E, in particolare, il rapporto che lega noi italiani ad essa è molto forte. È una delle nostre bevande d’eccellenza, soprattutto grazie al caffè napoletano che cercano di imitare in tutto il mondo.
Ma sei sicuro di conoscere tutte le curiosità sul caffè? Eccone alcune davvero particolari che un buon estimatore di questa bevanda deve assolutamente sapere.
Da quale termine proviene il nome di questa bevanda?
Una curiosità sul caffè che non tutti sanno riguarda l’origine del termine. Secondo differenti teorie, il caffè deriva dalla parola araba “qahwa” (eccitante) che, nel tempo, si trasformò nel turco “khave”, fino a giungere a noi in Europa. Ci sono tuttavia altri studiosi che fanno risalire l’origine del termine al nome di una città, Caffa in Etiopia. È in queste terre che il caffè cresceva spontaneamente.
Sapevi che il caffè previene l’alitosi?
Ebbene sì. Seppur a molti rilasci un sgradevole sapore amaro in bocca, secondo uno studio dell’Università di Tel Aviv, il caffè è un perfetto alleato contro il batterio che crea l’alitosi.
Questo fastidioso problema è infatti creato da batteri digestivi che producono gas maleodoranti in bocca. I chicchi di caffè sarebbero in grado di contrastare la formazione di questi gas. Tuttavia, il caffè può scatenare fermentazioni batteriche che causano l’alito pesante se viene servito col latte. Per coloro che soffrono di alitosi, al bando quindi cappuccini, latte macchiato e altre bevande simili.
Il caffè ha moltissime proprietà benefiche e terapeutiche
Tra le curiosità relative al caffè vanno sicuramente menzionate le innumerevoli proprietà terapeutiche che questa bevanda possiede. Secondo uno studio dell’Università Lund in Svezia, bere caffè può ridurre nelle donne il cancro al seno. Mentre secondo la Harvard School of Public Health, gli uomini che bevono caffè possono prevenire il cancro alla prostata, rispetto a coloro che non lo bevono.
Qual è l’ora migliore per bere il caffè?
A questa curiosità sul caffè risponde la scienza. L’orario ideale per assumere caffeina è tra le 9.30 e le 11.30 del mattino. Scegliere di bere il caffè a quest’ora, secondo Steven Miller, neuroscienziato e ricercatore dell’University of Health Sciences del Maryland, ci tutela dallo sviluppare dipendenza.
Bere il caffè prima di quest’ora non è consigliato. In particolare tra le 8 e le 9 del mattino, in cui il livello di cortisolo raggiunge il picco, non è necessario assumere caffeina e potrebbe creare assuefazione. Meglio farlo negli orari sopra indicati quando il livello di ormone cala fisiologicamente e si prepara per il picco successivo (che avviene tra le 12 e le 13).
E poi, quanti caffè si possono bere al giorno?
Il caffè è stato ispiratore per molti intellettuali
Questa famosa bevanda è stata musa ispiratrice di numerosi artisti. Sono tante le opere artistiche che rappresentano questo oggetto. Tra le firme dei capolavori in cui ritroviamo il caffè ci sono quelle di Renoir, Manet e Van Gogh. Anche il compositore Bach realizzò la Kaffeecantate, la cantata del caffè, eseguita a Lipsia, in Germania, tra il 1732 e il 1735.
Il caffè decaffeinato non è del tutto esente da caffeina
Una curiosità sul caffè che non tutti sanno è che non è possibile eliminare completamente la caffeina. Esiste soltanto un’unica variante che è naturalmente decaffeinata: si tratta della Coffea charrierana, che ha origine dal Camerun. Quello che spesso troviamo nei bar è, invece, decaffeinato artificialmente. Ma, secondo uno studio dell’Università della Florida, rimane comunque un decimo di caffeina che normalmente troviamo in una tazza di caffè espresso normale.
Qual è il miglior metodo per realizzarlo?
Prima dell’invenzione delle attuali moke, venivano utilizzate le caffetterie di tipo napoletano, note con il nome di “cuccumelle”. Una caffettiera di questo tipo è composta da due recipienti posti uno sopra l’altro e separati da un filtro riempito di caffè. Quando l’acqua raggiunge il punto di ebollizione, la caffettiera viene tolta dal fuoco e girata. Di conseguenza l’acqua riesce a passare attraverso il caffè macinato, estraendone aromi ed essenze. La differenza principale con la moka è che quest’ultima è molto più veloce. Tuttavia il metodo migliore rimane quello napoletano, perché il filtraggio è più lento e l’aroma del caffè, di conseguenza, è meno alterato.
Da dove proviene la pianta del caffè?
Seppur i maggiori produttori siano i Paesi del Sudamerica (tra cui Brasile e Bolivia), l’origine di questo arbusto prezioso è l’Africa: è qui che ci sono le prime attestazioni della presenza di questa pianta e del caffè come bevanda. In particolare la varietà arabica proviene dall’Etiopia, dal Sudan e dal Kenya. Ma ci sono altre zone, tra cui lo Yemen, dove attorno al 1450 si iniziò a consumare questa bevanda.
Il caffè rende tolleranti
Secondo alcuni studi la caffeina non migliora soltanto l’attenzione e l’attività cognitiva, ma migliora la capacità di comprensione nei riguardi degli altri e può addirittura far cambiare opinione.
La città italiana dove si consuma più caffè
In vetta alla classifica delle città italiane che consumano più caffè rispetto agli altri c’è chiaramente Napoli, una tra le prime a venire a contatto con questa nuova bevanda. Fu, in particolare, Pietro della Valle a farla conoscere ai cittadini napoletani e fu il primo tra gli europei a berlo. Un motivo ulteriore per cui Napoli è la città in cui viene consumato più caffè è dovuto probabilmente anche al minor costo rispetto alle altre città italiane.