Cos'è l'agricoltura biologica? Esiste una normativa al riguardo?

L'agricoltura biologica è un modo di coltivare la terra ed allevare gli animali rispettoso dell’ambiente. Ma quali sono le norme che la regolano? Ecco...

Prodotti bio

Si sta diffondendo sempre con maggiore successo un’attenzione e una cura per l’ambiente che trova tra i più importanti metodi di attuazione l’agricoltura biologica, un tipo di coltivazione che rispetta la terra e la natura. Ma di cosa si tratta concretamente? Vediamo insieme cos’è l’agricoltura bio, che differisce leggermente dalla coltivazione sostenibile, e quali normative la regolano.

Qual è la definizione di agricoltura biologica?

L’amore per la terra e per i suoi frutti ha spinto molti agricoltori ad abbracciare una filosofia di lavorazione e produzione che esclude categoricamente l’utilizzo di prodotti chimici, come concimi, diserbanti, insetticidi, ecc. oppure  OGM, organismi geneticamente modificati, ritenuti dannosi per l’ambiente. Si tratta dell’agricoltura biologica, che ha come obiettivo quello di produrre rispettando i cicli naturali della vita. Questi metodi riguardano non solo la produzione agricola, ma anche l’allevamento di animali, che si possono cibarsi esclusivamente di prodotti naturali. Lo scopo è quello di produrre frutta e verdura biologica e alimenti sani e privi di sostanze dannose, rispettare la terra senza sfruttarla fino allo stremo, utilizzare le risorse energetiche che il pianeta ci offre.

Agricoltura bio, la normativa italiana

Le prime leggi riguardanti l’agricoltura biologica risalgono al 1991 e furono varate nell’ambito del regolamento comunitario europeo che stabiliva il metodo per la produzione biologica esclusivamente per i prodotti agricoli lasciando fuori il settore zootecnico e la produzione del vino e dell’olio. Già in questa prima fase si davano indicazioni riguardanti l’etichettatura e il controllo dei prodotti biologici. L’anno successivo, un nuovo regolamento, il n. 2078, legiferava sui metodi di produzione agricola biologica soffermandosi sulla corretta gestione dell’ambiente e degli spazi naturali ed introducendo incentivi economici per chi sceglieva di seguire questo innovativo metodo di coltivazione.

Questo Regolamento giunge in Italia con il DM 220/95. Solo quattro anni dopo si sono avuti i primi accordi riguardanti le produzioni animali da coltivazione biologica, con il Reg. CE n° 1804/99. Si deve a questa normativa la possibilità da parte dell’utente finale di avere una tracciabilità completa dell’alimento. Oggi, la materia di agricoltura biologica è regolamentata dal Reg. (CE) n° 834/2007 che ha abrogato i precedenti regolamenti del 1991 e del 1999. In quest’ultimo sono stati aggiunti riferimenti anche all’acquacoltura come produzione animale di alimenti di origine biologica. Ricordiamo che l’agricoltura biologica è l’unica tipologia di agricoltura che può contare su uno specifico quadro normativo a livello nazionale e comunitario.

 In cosa consiste l’agricoltura biologica?

Abbiamo detto che le colture biologiche seguono norme regolamentate che hanno come obiettivo quello di produrre alimenti sani e privi di sostanze nocive, oltre a quello di rispettare l’ambiente. Ma come riuscire a farlo nel modo più adeguato? Ecco alcuni dei principi alla base dell’agricoltura biologica:

L’agricoltura biologica che segue questa norme produce alimenti certificati, sicuri e di alta qualità.