Come cucinare il pesce senza spine?
Quali sono e come si cucinano i pesci senza spine? In questo articolo di PG Magazine vi illustreremo tutti gli usi in cucina di questi deliziosi pesci
Non vi è nulla di più fastidioso che cercare di gustare un pesce pregiato e dover combattere con le sue lische. Esistono però anche pesci pregiatissimi che le lische non le hanno e tutto diventa più facile soprattutto se a tavola ci sono bambini.
I pesci piatti… coloro che le spine non sanno cosa siano!
Si chiamano pesci piatti, e vengono così denominati per via della loro forma, caratterizzati da spine, o lische, che si eliminano facilmente e che sono perfetti per diverse preparazioni. Questi pesci piatti nuotano in orizzontale vicino al fondo marino e nonostante alla nascita presentino un corpo affusolato essi si trasformano nel giro di poche settimane ed assumono la caratteristica forma piatta.
La parte inferiore del corpo rimane bianca mentre la parte dorsale e metà delle parti laterali assumono un colore scuro che li aiuta anche a mimetizzarsi con i fondali ed a sfuggire ai loro predatori marini. Le loro carni sono sempre bianche e tenerissime, carni che, quando cotte, si sciolgono in bocca ed hanno sapori delicatissimi. La struttura delle loro lische è tanto compatta che fa sì che il pesce piatto possa essere pulito facilmente ma soprattutto che l’intera parte delle spine possa venire eliminata con facilità, precisione e in modo completo.
I più pregiati, gustosi e delicati pesci senza spine
Platessa: è molto simile alla sogliola ma meno costosa. Nelle pescherie la si può acquistare fresca ma è un pesce che va per la maggiore anche congelato, soprattutto nei supermercati. Ottima se cotta al vapore con un filo di olio e limone o alla mugnaia come la sogliola.
Sogliola: consigliata dai pediatri fin dall’età dello svezzamento è uno dei pesci preferiti dai bambini, in primis perchè non sa di pesce ma ha un gusto che rimanda delicatamente alla nocciola. La qualità della carne è eccellente e soprattutto, se pulita da mano esperta, è assolutamente priva di spine. Ottima cotta a vapore con olio e limone o perfetta alla mugnaia ovvero leggermente infarinata e cotta nel burro.
Limanda: molto simile alla sogliola ma, come la platessa, meno costosa. Infarinata e cotta nel burro, al cartoccio oppure gratinata nel forno con la crosticina di pane e formaggio grattuggiato, macchiato del bel verde brillante del prezzemolo o del basilico.
Sogliola Limanda: meno apprezzata della sogliola o della limanda vanta comunque una carne delicata, morbida con un gusto delicato che ci ricorda il sapore dei frutti di mare.
Rombo: bravissimo a mimetizzarsi con il fondale marino, il rombo ha una forma quadrangolare, ha carni squisite ed un costo non a tutti accessibile. Eccezionale cotto al forno in crosta di patate nature con un filo di olio e qualche delicatissimo aroma che esalti l’eccellenza della sua carne.
Rana pescatrice (o coda di rospo): ha carni magrissime, ideale per le diete e per i bambini. Assolutamente priva di spine presenta solo una “colonna vertebrale” cartilaginosa che viene eliminata man mano si degusta questo straordinario pesce senza spine. Al contrario di tutti i pesci piatti la rana pescatrice è priva di squame ed il suo sapore è diverso in base alle zone di provenienza: carni sode, gusto delicato per la rana pescatrice pescata nel Mar Adriatico; sapore più intenso e consistenza della carne più corposa per le rane pescatrici pescate nei mari di Sicilia. Ottima è cucinata alla griglia e condita con olio, limone e sale oppure in forma di polpette con pane grattuggiato, prezzemolo ed un odore di aglio.
Un pensiero anche ai bimbi che di certo non si annoverano nella rosa dei più forti consumatori di pesce: pesce senza spine almeno due volte alla settimana e l’alimentazione vostra e dei vostri figli sarà completa e perfetta!