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Che cos'è e come si cucina il gombo?

Chiamato anche okra o lady’s fingers, il gombo è una verdura esotica diffusa ormai anche in Italia. Scopri le sue proprietà e come usarla in cucina

07-02-2022 (Ultimo aggiornamento 30-03-2022)

Idee per la spesa

Okra con c o con la k? Si può trovare scritto in entrambi modi, a seconda della tradizione a cui si fa riferimento. Nei Paesi di lingua inglese viene chiamato anche lady’s fingers, che letteralmente significa dita di signora, per la forma affusolata degli ortaggi, i quali sulla pianta o nel piatto ricordano una mano di donna. Gombo è un altro nome ancora.

Le tante varianti per chiamare la stessa verdura dicono subito una cosa: il gombo – o come preferite chiamarlo – è diffuso e mangiato in tanti Paesi del mondo, apprezzato per la sua carica di vitamine e la delicatezza del suo gusto che lo rende adatto a diverse preparazioni.

Gombo: un tipo di verdura universale

Conosciuto anche con il nome di bhindi, il gombo è davvero una verdura universale. Viene coltivato in diverse parti del mondo, dall’Africa all’India, fino al Sud America. In Italia viene coltivato nelle terre dove può crescere in pieno sole. In ogni luogo è noto con un nome diverso, ma si tratta sempre della stessa verdura, dalla forma allungata simile ad un peperoncino, di colore verde e dal sapore tanto delicato da risultare quasi neutro.

Una caratteristica, questa, che lo rende adatto per le insalate ma anche per le pietanze più speziate della cucina indiana, nella quale gli ingredienti si mischiano con le erbe per dare vita a piatti dal profumo intenso. Dal punto di vista nutrizionale l’ocra è un alimento ricco di vitamine e si presta ad essere inserito anche nella dieta delle persone che hanno bisogno di tenere sotto controllo il livello degli zuccheri.

Verdura dai mille usi

C’è una caratteristica del gombo che lo rende davvero utile in cucina: la sua capacità di addensare zuppe e preparazioni simili. È per questo che l’okra viene molto impiegato nelle ricette di mezzo mondo, oltre ad essere consumato fresco. È sufficiente far bollire il gombo perché la sua consistenza diventi leggermente collosa, dando alle preparazioni la consistenza ideale per molte zuppe.

Non a caso viene scelto nella cucina indiana ed è diventato l’ingrediente caratteristico pure di alcune versioni di un piatto rappresentativo della cucina creola nello Stato della Louisiana: il gumbo. Si tratta di una zuppa a base di gamberi che richiede una lunga preparazione ma affonda le sue origini nella tradizione delle popolazioni del sud degli Stati Uniti nate da genitori francesi e spagnoli.

Come cucinare il gombo?

Per utilizzare il gombo è sufficiente lavarlo con cura ed eliminare le estremità, che sono più dure. Se il brodo o le zuppe non sono le ricette che fanno per voi oggi, l’ocra vi verrà comunque in aiuto. Crudo, tagliato a rondelle, può essere aggiunto ad altre verdure per un’insalata veloce e leggera. La forma delle rondelle, che richiama un fiore, darà un tocco in più ad un piatto semplice e salutare.

In alternativa potete farne gustosi bocconcini pastellati o mangiare il gombo fritto, sempre tagliato a tocchetti e asciugato per bene. I lady’s fingers sono perfetti inoltre per il masala, un piatto della tradizione indiana che unisce l’ocra saltato a tocchetti alle cipolle e al pomodoro passati in padella, con un mix di spezie per rendere tutto profumato e saporito. La ricerca di idee per impiegare il gombo in cucina ha un solo segreto: provare a sfogliare ricettari cartacei o digitali cercando tutti quanti i nomi di questa verdura esotica ormai approdata anche in Italia.

Dove trovare il gombo

Già, ma dove trovare il gombo? Internet è una terra dove anche questa verdura trova spazio, eppure non è necessario affidarsi alla rete per reperire i baccelli verdi che vengono serviti sulle tavole di mezzo mondo. Alcuni vivai coltivano l’ocra anche in Italia per la vendita diretta al consumatore e il gombo si trova molto spesso nei negozi di cibo etnico. Attenzione nella scelta del prodotto da acquistare: il gombo infatti, come molte verdure dalla consistenza simile, si conserva fresco e al meglio delle sue potenzialità per un periodo abbastanza breve.

Se scegliete di affidarvi ad un negozietto di cibo orientale ricordate di non arrendervi al primo tentativo, se vi dicono che non è disponibile: i nomi con cui il gombo è conosciuto nel mondo sono così tanti che il venditore potrebbe chiamarlo in maniera diversa da come l’avete chiesto. Per questo è bene ricordare le alternative più note: ocra – o okra – oppure lady’s fingers. Quest’ultima opzione è utile nel mondo anglofono, che comprende anche i Paesi che hanno una storia coloniale legata al Regno Unito.

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