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Come si cucinano le fave fresche o secche?

La primavera, tra le altre cose, è la stagione delle fave. Scopri le ricette da preparare con questo legume e come pulire e conservare le fave fresche

30-04-2022

Idee per la spesa

Verdi come i piselli, ma dalla forma simile a quella dei fagioli. Le fave sono il legume principe della primavera. Arrivano sui banchi del mercato attorno al mese di aprile e ci accompagnano verso l’estate.

Da gustare freschissime con il pecorino per un aperitivo goloso, quando vengono servite insieme alla salsa tahina ottenuta dai semi di sesamo diventano invece l’ingrediente fondamentale per un hummus dal gusto caratteristico. Scopri come impiegare le fave in cucina, godendo della loro carica di proteine di origine vegetale.

Portare in tavola la freschezza della primavera

Nelle ceste del mercato le fave si presentano nei loro baccelli dal colore verde brillante. La prima cosa da fare, per cucinare le fave fresche, è aprire i baccelli e pelare il contenuto. Se quelle che avete appena comprato sono fave freschissime, noterete che la pellicina che riveste ciascun legume è tenera.

Potete persino mangiarle così, crude, quando trovate delle piccole fave giovani. Se invece volete cuocere le fave, oppure quelle che trovate dentro i baccelli sono grandi e la pellicina ormai è indurita, dovete eliminare questo piccolo guscio di colore verde pallido dentro il quale è custodita la vostra fava.

Più le fave sono fresche, più pelarle è semplice: basterà esercitare una leggera pressione con le dita perché il contenuto sgusci fuori da sé. Una volta pulite, le fave fresche possono essere congelate e conservate in freezer per essere a disposizione fino all’autunno, per prolungare tutto l’anno il piacere di portare in tavola questo legume.

La cottura delle fave congelate sarà piuttosto breve e non serve attendere che si scongelino prima di metterle in pentola o in padella, mentre una volta fatte bollire quelle fresche si conservano pochi giorni in frigorifero.

Dal Mediterraneo con gusto

Ma come si cucinano le fave fresche appena sgusciate? La maniera più semplice e veloce, che permette di gustare i legumi al massimo, è servirle come aperitivo insieme al pecorino. Una ricetta rapida ma molto gustosa. Sapore mediterraneo anche per le fave alla romana, cotte in padella e insaporite con guanciale, sedano, cipollotti, olio e un poco di vino.

Altra ricetta tipica della zona mediterranea è l’hummus di fave. Bastano una decina di minuti di bollitura per rendere morbide le fave fresche, che poi vanno frullate e amalgamate con la salsa tahina, olio e succo di limone. Con una punta di menta a completare un piatto da accompagnare al pane.

Zuppe calde tutto l’anno

Ma le fave sono buone tutto l’anno. Le fave secche permetteranno di arricchire zuppe e minestre in modo da renderle piatti completi. Di norma i legumi secchi richiedono alcune ore di ammollo prima di essere cucinati. E’ opportuno controllare sulla confezione di fave che avete acquistato se questa fase, che ha l’obiettivo di ammorbidire i vegetali, sia necessaria anche per il prodotto che avete acquistato.

Appurato questo aspetto le fave secche si cucinano semplicemente aggiungendole al brodo o alla zuppa che si sta preparando. Occorre calcolare tempi un po’ più lunghi per la cottura, soprattutto se si è scelta una confezione di fave non decorticate. Le fave secche si possono cucinare anche in umido, accompagnate dal liquido di cottura.

Proteine veg per tutti i gusti

La facilità di preparazione di molte ricette a base di fave fa di questo legume un’alternativa vegetale alla carne per portare in tavola cibi ricchi di proteine. Cucinare le fave è quindi una soluzione ideale per chi sceglie una dieta vegetariana o per chi, semplicemente, ha voglia di cambiare e sperimentare sapori diversi a seconda delle occasioni.

Il gusto è deciso e inconfondibile. Gli appassionati possono preparare persino un risotto con le fave, impiegando il legume fresco che cuoce in maniera molto rapida. Molti aggiungono quelle freschissime alla fine, private della pellicina che le protegge, ma possono essere aggiunte in pentola anche da subito, per chi desidera che cuociano sino a diventare molto morbide.

Sempre a proposito di riso, le fave secche invece si prestano per una sorta di minestra di fave nella quale i chicchi del cereale si aggiungono direttamente all’acqua di cottura delle fave. Devono prestare attenzione coloro che sono affetti da favismo, in ogni caso, qualunque sia la ricetta preferita.

Questo disturbo, di natura congenita, manifesta i propri sintomi proprio quando vengono ingeriti alcuni cibi, tra cui le fave.

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