1. Home
  2. Bellezza
  3. Erboristeria

Le migliori piante officinali: ecco come usarle

Piante officiali: quali sono le migliori per assicurare il benessere e l'equilibrio di corpo e mente?

12-11-2018 (Ultimo aggiornamento 22-11-2018)

Erboristeria

Le piante officinali, fin dall’antichità, sono state utilizzate per favorire il benessere di corpo e mente, grazie ai loro numerosi principi attivi che le rendono un toccasana per ritrovare l’equilibrio psicofisico. La natura mette a disposizione tantissimi tipi di piante curative che possono essere usate in cucina e coltivate nell‘orto da casa: ecco quali conoscere e quali sono i loro benefici.

Piante officinali: quando la storia insegna

L’espressione piante officinali è italiana e deriva da “opificina“, cioè quel laboratorio in cui le erbe venivano trasformate in preparati pronti all’uso. Oggi, quando si parla di queste piante ci si riferisce a quelle che hanno proprietà benefiche in grado di sostenere e mantenere l’equilibrio delle funzioni fisiologiche dell’organismo umano.

Per le loro proprietà, le piante officinali sono molto diffuse in diversi settori industriali, ma anche in ambito dei rimedi naturali fai da te. Ma quali sono le piante officinali più famose e utilizzate? Definite organismi vegetali contenenti sostanze capaci di generare benefici terapeutici, tra queste spiccano l’aneto, la calendula, l’echinacea, la camomilla, il dragoncello, l’eucalipto, l’alga spirulina, la melissa e la menta.

L’elenco delle piante officinali è molto più lungo, in natura se ne conoscono oltre cento, ma queste sono tra quelle più utilizzate in cucina, portando molti benefici all’organismo. L’utilizzo di medicamenti di natura vegetale risale circa al 1500 a.C. quando gli antichi egizi utilizzavano erbe medicinali come l’edera e la maggiorana. I primi trattati medici approfonditi sui benefici delle piante si devono a Ippocrate, nel V secolo a.C., che riprese le ricette di Eracleide e Celso, suoi predecessori. Infine anche i romani, a partire dal I sec. d.C. promossero la coltivazione di orti medici, dedicati a diversi tipi di piante officinali.

L’uso delle piante officinali in cucina

I nomi delle piante officinali sono tantissimi e ogni pianta vanta determinati principi attivi, utili per il benessere del corpo. Tra quelle più utilizzate spiccano:

  • la menta che è utile in caso di disturbi gastrointestinali, come l’esofagite, e aiuta il funzionamento del fegato, favorendo la digestione. Contiene mentolo, vitamina C, sostanze antibiotiche, limonene e isovalerianato;
  • l’eucalipto è una pianta dal potere antibatterico utilizzata per trattare le infezioni della pelle, come l’impetigine dei bambini, ma anche per la cura della casa e quindi per disinfettare gli ambienti;
  • la camomilla che favorisce la digestione ed è un ottimo rilassante in caso di crampi e dolori mestruali;
  • la calendula che è una pianta antibatterica e antinfiammatoria, utile in caso di coliti e bruciature della pelle;
  • la melissa viene consigliata come rimedio omeopatico per l’ansia, soprattutto quando genera somatizzazioni a livello del sistema gastrointestinale. Agisce infatti come antinfiammatorio e antispastico ed è in grado di alleviare disturbi come nausea, indigestione e crampi addominali.

Le piante officinali portano tantissimi benefici a corpo e mente, e possono essere utilizzate come tisane e infusi, soprattutto nel periodo invernale favorendo anche l’idratazione, o come ingredienti per numerose ricette; l’aneto e la menta, per esempio, conferiscono un sapore indimenticabile a tantissimi piatti, provare per credere!

Potrebbero interessarti anche