Vaccinazioni gatti d'appartamento: quali bisogna fare

Esistono delle vaccinazioni obbligatorie nel gatto da appartamento? A quale età è meglio vaccinarlo? Ecco tutte le risposte in questo articolo di PG Magazine
Le vaccinazioni per il gatto che vive in appartamento, ritenuto un gatto domestico a tutti gli effetti, sono molto importanti perché stimolano il suo sistema immunitario a produrre anticorpi e lo proteggono così da malattie infettive potenzialmente mortali che lo possono raggiungere anche all’interno delle mura domestiche.
Quali sono le vaccinazioni da fare nel gatto?
Le linee guida per le vaccinazioni del gatto prevedono la distinzione di vaccini core e vaccini non-core. I primi sono quelli che tutti i gatti dovrebbero effettuare indipendentemente dal contesto ambientale e geografico in cui vivono, i vaccini non-core invece sono quelli consigliati per gli animali a rischio di contrarre specifiche infezioni legate al loro stile di vita.
Vaccini core
Sono vaccini contro:
- Herpesvirus felino di tipo 1 (FHV-1): agente della Rinotracheite felina, patologia respiratoria caratterizzata da scolo nasale, congiuntivite e in casi gravi difficoltà respiratorie.
- Calicivirus felino (FCV): causa scolo nasale e ulcerazioni orali con conseguente difficoltà per il gatto nel sentire gli odori e alimentarsi.
- Parvovirus felino (FPV): agente della Panleucopenia felina, malattia ad elevatissima mortalità (> 90%) che può colpire gatti di tutte le età. Tra i sintomi abbiamo diarrea spesso emorragica, disidratazione, forte abbattimento e morte.
Vaccini non-core
Sono vaccini contro:
- Leucemia felina (FeLV): causata da un retrovirus che deprime le difese immunitarie dell’animale e lo rende vulnerabile a infezioni, micosi e tumori.
- Chlamydia felis: causa congiuntivite acuta e cronica nei gatti non vaccinati.
- Bordetella bronchiseptica: è un batterio gram-negativo che colonizzando l’apparato respiratorio del gatto può causare malessere e difficoltà respiratorie.
Quali sono le vaccinazioni da fare nel gatto da appartamento?
Il nostro gatto da appartamento dovrà essere sottoposto alla cosiddetta vaccinazione trivalente che racchiude i tre vaccini core. Valutando il contesto ambientale e lo stile di vita del nostro gatto, il veterinario valuterà se eseguire anche uno o più vaccini non-core. Il veterinario visiterà in modo accurato l’animale prima di sottoporlo alla vaccinazione e annoterà le vaccinazioni eseguite sul libretto sanitario con indicazione dei relativi richiami. Potrà inoltre valutare se utilizzare un microchip per evitare eventuali smarrimenti del micio.
E la vaccinazione antirabbica? La rabbia è stata eradicata dall’Italia e quindi non è richiesta la vaccinazione antirabbica nei gatti dalla normativa vigente. È obbligatoria per recarsi all’estero e per entrare nel territorio italiano.
A che età vanno eseguite le vaccinazioni?
I gattini vengono generalmente protetti dagli anticorpi materni nelle prime settimane di vita. Dato che l’immunità ricevuta dalla madre è destinata ad attenuarsi e poi a svanire è fondamentale scegliere il momento giusto per eseguire le vaccinazioni. Vaccinazioni troppo precoci potrebbero essere neutralizzate dagli anticorpi materni e risultare del tutto inutili, mentre vaccinazioni tardive potrebbero mettere a rischio i gattini di contrarre malattie infettive perché non protetti da alcun anticorpo.
Le linee guida propongono di iniziare con il piano vaccinale a partire dal 6-8 settimane di età e di eseguire dei richiami ogni 3-4 settimane fino al compimento dell’età di 16 settimane. Andrà eseguito poi un ulteriore richiamo dopo 12 mesi e poi ogni 3 anni per tutta la vita del gatto per i vaccini core.
Per vaccini non-core si valuterà l’effettivo rischio per ogni animale e si programmeranno i richiami vaccinali.