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Raffreddore del gatto: come riconoscere e curare i sintomi

Anche gli animali incorrono in malattie come il raffreddore: ecco come riconoscere e curare i sintomi del raffreddore del nostro gatto

26-11-2018 (Ultimo aggiornamento 12-12-2018)

Animali domestici

Un aspetto a cui fare attenzione quando si possiede un gatto è la sua salute. E’ sempre importante mettere in conto di fare il vaccino al proprio gatto, ma anche il raffreddore del gatto è uno dei motivi di più frequente preoccupazione da parte di chi si prende cura di questi piccoli felini domestici (abbiamo già visto cosa fare quando al gatto viene una stomatite). Esattamente come gli umani, i gatti sono soggetti al raffreddore nei mesi invernali, quando il brusco calo delle temperature indebolisce il loro sistema immunitario. Anche i sintomi del raffreddore del gatto sono in tutto simili ai sintomi del raffreddore dell’uomo, quindi è molto semplice individuare il malanno e porvi rimedio.

Il raffreddore del gatto è contagioso per l’uomo?

Dal momento che inquilini (umani e felini) di una casa finiscono con il condividere molti spazi e talvolta anche le ore del riposo notturno, è frequente che un gatto con il raffreddore possa finire con lo starnutire in prossimità delle vie aeree dei suoi compagni umani. Questo, che tra umani implicherebbe un contagio praticamente immediato, non ha invece alcuna conseguenza: il raffreddore del gatto non è contagioso per gli umani, poiché pur avendo gli stessi sintomi e presentandosi spesso nello stesso periodo dell’anno, non si genera a partire dalle stesse cause.

In particolare, il raffreddore dell’uomo si genera a partire dal Rhynovirus, mentre quello felino è causato da Herpesvirus, Calicivirus o Clamydia. 

Come curare il raffreddore del gatto?

La prima cosa da fare per curare il raffreddore del gatto è semplice: portare il gatto dal veterinario. Sarà il veterinario infatti a stabilire quale tipo di origine abbia il raffreddore contratto dall’animale. A seconda delle cause il medico riuscirà poi a delineare una terapia farmacologica adeguata che potrà comprendere ad esempio antibiotici, antivirali o antistaminici.

Non è infatti inusuale che il raffreddore del gatto abbia origini allergiche. Capita soprattutto nel momento in cui in casa viene introdotta una nuova pianta oppure si comincia a utilizzare un nuovo detergente.

Prima di ricevere indicazioni farmacologiche da parte del medico è importante non somministrare farmaci al gatto e soprattutto evitare assolutamente l’aspirina, che risulta letale per i piccoli felini.

La durata del raffreddore del gatto è in genere molto breve: molto dipende da quanto attentamente si segue la terapia farmacologica, dall’età del gatto ammalato e anche dal suo carattere. Il gatto ammalato infatti dovrebbe trascorrere più tempo possibile in casa e stare al caldo. Nel caso di gatti randagi, o di gatti domestici abituati a stare all’esterno per molto tempo, la durata del raffreddore potrebbe aumentare.

Curare il raffreddore del gatto con rimedi naturali

Così come per l’uomo, dove spesso ci si rivolge a rimedi omeopatici per curare il raffreddore, anche nel caso del fatto i rimedi naturali o tradizionali non curano il raffreddore, ma contribuiscono moltissimo ad alleviare i sintomi e a velocizzare la guarigione. Innanzitutto sarà fondamentale sciacquare con un batuffolo di cotone imbevuto nella camomilla gli occhi e il naso del gatto, in maniera da evitare arrossamenti e accumuli di secrezioni mucose.

Dal momento che il gatto risulterà inappetente nei giorni in cui sarà raffreddato sarà necessario preparare dei cibi tiepidi da mescolare al suo cibo normale: una buona idea è bagnare le crocchette con acqua tiepida. In questo modo il cibo secco sprigionerà un odore maggiore, facendo in modo che il gatto mangi più volentieri.

Un altro accorgimento fondamentale per migliorare l’umore del gatto raffreddato è evitare di esporlo a rumori molto forti, che gli darebbero più fastidio del solito a causa della parziale occlusione dei canali respiratori e uditivi:al contrario sarebbe perfetto preparare per lui una piccola cuccia calda e isolata dal resto della casa in cui possa riposare tranquillo.

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