Quali sono le caratteristiche del gatto siamese e quanto costa
Il gatto siamese, che sia cucciolo o già adulto, è uno dei più amati: ecco le sue caratteristiche principali, le cose da sapere per prendersene cura e...
Il gatto siamese ha un aspetto davvero inconfondibile. Gli occhi sono azzurri e il pelo è di un di un incantevole color caffellatte, con la sola eccezione di muso, orecchie, coda e zampe che tendono invece al bruno. Oltre a essere una delle specie di gatto più riconoscibili, è anche una delle più amate. Se si ha intenzione di aprire le porte di casa a un gatto siamese, però, è bene conoscere in anticipo questo particolarissimo micio, in particolare le caratteristiche fisiche e comportamentali, la durata della vita, le eventuali esigenze dei cuccioli, il prezzo e molto altro ancora.
Le caratteristiche del gatto siamese
Come suggerisce il nome, il gatto siamese ha origine asiatica: viene dalla Thailandia, nota anche come Siam (ex nome ufficiale del Paese). Questo micio è arrivato per la prima volta in Europa nel 1871. Parlando del fisico e dell’aspetto esteriore, quali sono le caratteristiche del gatto siamese? È un gatto di taglia media, lungo e “spigoloso”. Le zampe sono sottili, i piedi piccoli e ovali, il pelo setoso e il collo slanciato e arcuato. Anche la coda è lunga e sottile. La testa ha una tipica forma triangolare, con orecchie grandi e larghe. Gli occhi sono ovali oppure a mandorla e di un inconfondibile colore blu. Tutte queste caratteristiche si riferiscono al gatto siamese così come lo conosciamo oggi. Questa specie era infatti leggermente diversa in origine, ma è arrivata ad assumere l’aspetto attuale in seguito ad alcune modificazioni e selezioni ricercate dall’essere umano a partire dagli anni Sessanta.
Come accennato, il pelo del siamese è sempre di colore bianco-crema, tranne alcune zone (orecchie, coda, eccetera). Queste aree sono chiamate points: il loro colore tende a essere sempre più scuro, ma con delle differenze. La tinta dei point può cambiare ed essere più o meno scura a seconda di vari fattori, tra cui la temperatura dell’ambiente in cui il gatto è cresciuto.
Cosa possiamo dire invece del carattere del gatto siamese? Come noto, infatti, ogni razza di felino ha delle peculiarità caratteriali: ad esempio, alcune sono di indole cacciatrice (come il gatto tigrato) e altre più quiete; alcune sono più solitarie e altre più socievoli (come il Munchkin).
In generale si può dire che il gatto siamese è vivace, estroverso e comunicativo, capace di instaurare un rapporto esclusivo e affettuoso con gli esseri umani che dimostrano di meritare la sua indole aperta e vicinanza. Non ama interagire con gli estranei, di norma, ma è abbastanza facile da addestrare. Il siamese è un gatto molto attivo, che ha bisogno di sfogare le sue energie con giochi e acrobazie prima di dedicarsi al lungo riposo. In casa, dunque, non dovrebbero mancare palline, palestre per felini e altri oggetti per giocare, oltre a una cuccia tranquilla, riparata e confortevole.
Come prendersi cura di un gatto siamese
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Come molti altri gatti, il siamese necessita di alcuni accorgimenti particolari nel momento in cui ce ne si prende cura quotidianamente. Ad esempio, il pelo deve essere passato periodicamente con un panno di daino: serve a renderlo più lucido e anche a togliere i peli morti. Quest’ultimo è un passaggio fondamentale per garantire un buono stato di salute nei felini domestici. Necessitano di cura particolare anche le orecchie, che sono facilmente soggette a otite. In realtà il siamese è un gatto abbastanza cagionevole ed è importante assicurargli tutto il benessere possibile: per questo è molto importante eseguire tutte le vaccinazioni e sottoporlo regolarmente alle visite del veterinario.
Per il resto, la toelettatura richiesta dal siamese non è niente di particolare né di diverso rispetto a quella di molti altri gatti, con i quali si può procedere quando necessario con un “lavaggio” senz’acqua. L’alimentazione del gatto siamese invece non può essere improvvisata, perché deve essere proteica e non esclusivamente a base di carboidrati. Il consulto con un veterinario esperto saprà fornire tutte le indicazioni pratiche del caso per orientarsi nell’acquisto del cibo giusto. Infine, è bene evitare che il gatto siamese si auto regoli con il cibo: lasciato libero di accedere quando e come vuole a crocchette e simili, questo felino tenderebbe a diventare sovrappeso.
Cucciolo di gatto siamese: cosa fare
Come prendersi cura di un cucciolo di gatto siamese? Non ci sono indicazioni particolari da seguire diverse da quelle che già interessano i siamesi adulti. Bisogna naturalmente mettere in atto tutte le accortezze che di solito si riservano ai cuccioli di felino, di qualunque razza siano: bisogna cioè occuparsi delle vaccinazioni e dei trattamenti antiparassitari e, se lo svezzamento non è stato completato in modo naturale da mamma gatta, guidarlo nella socializzazione e nella gestione dell’alimentazione.
Quanto vive un gatto siamese?
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Il gatto siamese è particolarmente longevo, infatti la sua vita può durare mediamente 15-20 anni. È poco di più rispetto alla vita media del gatto domestico, che dura in genere tra i 12 e i 18 anni.
Comprare un gatto siamese: il prezzo
Chi vuole comprare o adottare un gatto siamese, deve sapere che il prezzo di un singolo esemplare con pedigree può andare dai 700 ai 1200 euro. Il costo dipende dall’allevamento, dalle caratteristiche del felino (maschio o femmina, sterilizzato o meno, eccetera) e dalla purezza della razza.
Una volta appreso tutto il necessario sul gatto siamese e confermata l’intenzione di adottarne un esemplare, non resta che predisporre la casa al suo arrivo. Serviranno una cuccia confortevole, il cibo giusto, tanti giochi e un tiragraffi: questo e molto altro è a disposizione in qualunque negozio per animali. Usa PagineGialle per trovare i migliori della tua zona.