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Ansia da separazione del cane: come gestirla?

Come prima cosa è importante riconoscere che si tratta di ansia da separazione, per quindi trovare il modo migliore per alleviare le sofferenze del cane

31-08-2019

Allevamento

L’ansia da separazione è un disturbo frequente che va trattato con serietà. Scopriamo come riconoscerla e curarla per aiutare il nostro amico a quattro zampe.

Innanzitutto, cos’è l’ansia da separazione? Un problema di tipo comportamentale che il cane manifesta quando è solo. Comprende diversi sintomi come la distruzione di oggetto, l’autolesionismo e l’agitazione motoria. Uno stato di angoscia che può essere causato da un trauma vissuto dall’animale o che può presentarsi in giovane età semplicemente quando il proprietario è lontano.

Ansia da separazione del cane: sintomi e possibili cause

Come riconoscere questa patologia? Il cane presenta i sintomi soltanto quando è solo o quando avverte che il compagno umano sta per lasciarlo solo perché è in procinto di uscire. Il cane è un animale che soffre particolarmente la solitudine e se non è stato abituato già da piccolo a trovarsi in questo stato per dei lassi di tempo, può sviluppare questa problematica. Quali sono i sintomi?

  • Distruzione di oggetti in casa, rosicchiamento di mobili e porte causata dall’ansia.
  • Abbaia, piange e ulula.
  • Aumento dell’attività motoria. Cammina avanti e indietro, da una stanza ad un’altra.
  • Respirazione accelerata e tachicardia.
  • Autolesionismo.
  • Euforia eccessiva al rientro del proprietario.
  • Defecazione o minzione in casa.
  • Rifiuto di acqua e cibo.
  • Reattività eccessiva e aggressività.
  • Depressione e letargia.
  • Vomito e diarrea.

Ovviamente il cane non deve necessariamente presentare tutti i sintomi, l’unica condizione assoluta per individuare la presenza di questa patologia è il manifestarsi di una di queste condizioni quando il proprietario è assente o semplicemente chiuso in una stanza. Le cause possono essere molteplici, ci può essere appunto un attaccamento eccessivo ad uno dei membri della famiglia oppure un cambio di routine come una lunga vacanza, un evento traumatico come una rapina o un qualcosa che può averlo spaventato quando si trovava da solo.

Sicuramente un comportamento del genere non è un semplice dispetto che l’animale attua per cercare di vendicarsi e proprio per questo non va punito, ma aiutato. Ci si può rivolgere ad un comportamentalista, al veterinario, ad un educatore cinofilo o comunque a figure a cui affidarsi per ristabilire il giusto equilibrio nel rapporto con il cane. Ci sono degli esercizi specifici e delle terapie da mettere in atto per aumentare la fiducia del vostro amico peloso e superare insieme questo disagio.

Ansia da separazione cane: esercizi

Ci sono diversi accorgimenti per rassicurare l’amico a quattro zampe rispetto all’abbandono che sente di subire ogni volta che il proprietario se ne allontana. Una volta diagnosticata la presenza dell’ansia da separazione, spetta all’essere umano preoccuparsi di gestire la sua ansia e ridurla. L’esercizio più semplice è abituarlo a stare solo gradualmente. Si comincia a scomparire per un po’ di minuti, anche semplicemente chiudendosi in un’altra stanza della casa, per poi tornare come se nulla fosse.

Se il cane non si agita e capisce che non si tratta di una punizione, lo si può ricompensare. Se invece si innervosisce troppo, meglio interrompere l’esercitazione e riprenderla dopo qualche giorno, sempre un po’ alla volta, cominciando da brevi finestre di tempo. Lasciare la casa solo quando il cane è rilassato e al rientro non incoraggiare troppo la sua iperattività.

Lo stesso se si decide di affidare il cane ad un dog sitter. Si deve creare, pian piano, un legame di fiducia con la nuova figura, in modo che l’animale non subisca traumi. Inoltre, non sgridarlo ma rivolgersi all’animale sempre con voce calma, evitare eccessive attenzioni quando si è in casa, cioè lasciargli i suoi spazi. Non farlo annoiare lasciandogli dei giochini in casa per quando si troverà solo ed ignorarlo non concedendo dimostrazioni eccessive d’affetto per almeno 15/20 minuti quando si rientra in casa o prima di uscire.

Ansia da separazione cane: terapia

Ovviamente ogni caso va analizzato singolarmente e il parere di un esperto si rivela fondamentale per riuscire a tenere sotto controllo il disturbo e per individuare la giusta terapia. Ci sono infatti approcci diversi, oltre la rieducazione attraverso gli esercizi per cambiare le abitudini del cane, in alcuni casi si affianca una cura farmacologica. In questi trattamenti vengono utilizzati i fiori di Bach principalmente. L’obiettivo è abbassare il livello di stress nel cane colpito da questa patologia.

L’ansia da separazione è un problema che può essere trattato e controllato con regole e pazienza. Nella maggior parte dei casi si risolve in breve tempo.

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