Alla firma del contratto con il saldo iniziale (esoso, ma lo sapevamo) erano tutti sorridenti e cortesi! Paziente entrata in buone condizioni fisiche e metaboliche, come da analisi precedenti. Arriva in Pronto Soccorso circa un mese dopo in condizione di nutrizione scarse. Dal momento dell’uscita dalla struttura la RSA si è totalmente disinteressat...
Alla firma del contratto con il saldo iniziale (esoso, ma lo sapevamo) erano tutti sorridenti e cortesi! Paziente entrata in buone condizioni fisiche e metaboliche, come da analisi precedenti. Arriva in Pronto Soccorso circa un mese dopo in condizione di nutrizione scarse. Dal momento dell’uscita dalla struttura la RSA si è totalmente disinteressata, sia legalmente che umanamente, delle condizioni della paziente, asserendo di non avere contatti col Pronto Soccorso. Se ne deduce che se fosse rimasta un mese in ospedale, loro non ne avrebbero saputo nulla né avrebbero saputo darci informazioni della paziente a loro affidata. Ci rechiamo da loro per ritirare gli effetti personali della paziente (nel frattempo morta al Pronto Soccorso) e ci chiedono: la volete dimettere? No, è morta! Tra l’altro, al ritiro degli effetti, notiamo che non ci vengono restituiti alcuni costosi integratori che la paziente assumeva prima del ricovero e sospesi dal personale sanitario della RSA. Abbiamo anche notato come, in tempo di Covid, per noi fosse impossibile entrare ai piani, ma fosse possibile, senza alcuna protezione, per i tecnici informatici esterni, entrare nell’area amministrativa. Infine, nessuna seria indagine è stata svolta sulle petecchie emorragiche presenti sulla paziente, a loro dire dovute a non meglio specificati “urti” che avrebbe avuto, e che successivamente si sono rivelati invece i segni di una patologia in atto. Sconsigliata.
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fabiosanvitale
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Alla firma del contratto con il saldo iniziale (esoso, ma lo sapevamo) erano tutti sorridenti e cortesi! Paziente entrata in buone condizioni fisiche e metaboliche, come da analisi precedenti. Arriva in Pronto Soccorso circa un mese dopo in condizione di nutrizione scarse. Dal momento dell’uscita dalla struttura la RSA si è totalmente disinteressat...
Alla firma del contratto con il saldo iniziale (esoso, ma lo sapevamo) erano tutti sorridenti e cortesi! Paziente entrata in buone condizioni fisiche e metaboliche, come da analisi precedenti. Arriva in Pronto Soccorso circa un mese dopo in condizione di nutrizione scarse. Dal momento dell’uscita dalla struttura la RSA si è totalmente disinteressata, sia legalmente che umanamente, delle condizioni della paziente, asserendo di non avere contatti col Pronto Soccorso. Se ne deduce che se fosse rimasta un mese in ospedale, loro non ne avrebbero saputo nulla né avrebbero saputo darci informazioni della paziente a loro affidata. Ci rechiamo da loro per ritirare gli effetti personali della paziente (nel frattempo morta al Pronto Soccorso) e ci chiedono: la volete dimettere? No, è morta! Tra l’altro, al ritiro degli effetti, notiamo che non ci vengono restituiti alcuni costosi integratori che la paziente assumeva prima del ricovero e sospesi dal personale sanitario della RSA. Abbiamo anche notato come, in tempo di Covid, per noi fosse impossibile entrare ai piani, ma fosse possibile, senza alcuna protezione, per i tecnici informatici esterni, entrare nell’area amministrativa. Infine, nessuna seria indagine è stata svolta sulle petecchie emorragiche presenti sulla paziente, a loro dire dovute a non meglio specificati “urti” che avrebbe avuto, e che successivamente si sono rivelati invece i segni di una patologia in atto. Sconsigliata.
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