Dmeco

Due parole definiscono il progetto DMECO e il suo ideatore/fondatore Donato Mottola: VISIONE e INTRAPRENDENZA. La storia di DMECO nasce 30 anni fa in un garage in cui Donato Mottola, obiettore e addetto alla manutenzione dei gruppi elettrogeni, decide di volere qualcosa di più. La sua voglia di emergere e la sua caparbietà, uniti a una visione chiara del futuro, portano il sig. Mottola a interessarsi di una nicchia di mercato, quella delle cofanature per gruppi elettrogeni. Così nasce il primo prototipo, ma Donato Mottola capisce fin troppo bene quanto questo non sia sufficiente senza nessuno che faccia conoscere il suo prodotto. Si rivolge così a un esperto di marketing che si occupa di proporre nel nord-est il suo prodotto. Inizia così la storia di DMECO. In pochi anni DMECO passa da un garage a 4.600 mq di capannone e 10.000 mq di piazzale, a investimenti da un milione di euro in macchinari, a 50 dipendenti. Quella che oggi definiremmo una start-up, diventa una vera e propria realtà industriale, partendo da un territorio difficile come il Sud Italia. Nel 2008 arriva la crisi e, come tutti gli imprenditori, anche Donato Mottola ne viene colpito. Partendo dal mercato inglese, nel 2008 DMECO era presente all'EIMA, e da allora ogni edizione della fiera ha visto questo miracolo pugliese sempre in prima fila. Sono nate così DMECO UK, DMECO Usa, DMECO Russia, e dalla Puglia Donato Mottola è partito alla conquista del mercato globale. La sua storia non è solo la storia di un imprenditore, ma è la storia del lato positivo della globalizzazione, una storia di Visione e Intraprendenza, una storia di eccellenza italiana nel mondo. Donato Mottola ha, tra le altre, una peculiarità che lo definisce e definisce la sua azione: quando è concentrato disegna una prospettiva con un puntino infondo. Ma quella che per altri è stato un duro colpo, che in molti casi ha portato alla chiusura di diverse realtà imprenditoriali, per DMECO è stata solo una piccola battuta d'arresto.