Lo Studio, con una presentazione accattivante, si pone come "intermediario unico" fra il cliente ed i singoli mobilifici fornitori dell'arredo concordato con i clienti, quindi, risultando come "venditore complessivo" dell'arredo, deve anche "garantire" la corretta funzionalità dei mobili che lo compongono (artt. 129 e 130, "Codice del Consumo" - ...
Lo Studio, con una presentazione accattivante, si pone come "intermediario unico" fra il cliente ed i singoli mobilifici fornitori dell'arredo concordato con i clienti, quindi, risultando come "venditore complessivo" dell'arredo, deve anche "garantire" la corretta funzionalità dei mobili che lo compongono (artt. 129 e 130, "Codice del Consumo" - D. Lg.vo n. 206/2005 e succ. modif.). Noi abbiamo ordinato, quindi, l'arredo di un ingresso-soggiorno (con televisore ed accessori), di una cucina, con relativi elettrodomestici e di uno studiolo multimediale, che avrebbe ospitato le relative attrezzature (impianto stereo, casse acustiche, etc.). Dopo circa un mese di attesa ci hanno detto che la parete attrezzata dell'ingresso-soggiorno, già concordata, avrebbe dovuto essere modificata, perchè i mobili .......non erano più in produzione..(....infatti i progettisti "esperti" si erano basati.....su vecchi cataloghi.....!!)...!!!!. Alla consegna dei mobili, poi, abbiamo scoperto che questi erano stati progettati e realizzati......senza tener conto della presenza di prese elettriche e telefoniche, mentre gli operai tenevano a precisare di NON essere "elettricisti"....!!! Fortunatamente abbiamo utilizzato alcune prese a "ciabatta" per condurre all'interno dei mobili, le prese di corrente necessarie per alimentare gli apparecchi elettrici che avrebbero dovuto contenere, con i relativi cavi di collegamento.........!!!!
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Emilio S.
più di due anni
Lo Studio, con una presentazione accattivante, si pone come "intermediario unico" fra il cliente ed i singoli mobilifici fornitori dell'arredo concordato con i clienti, quindi, risultando come "venditore complessivo" dell'arredo, deve anche "garantire" la corretta funzionalità dei mobili che lo compongono (artt. 129 e 130, "Codice del Consumo" - ...
Lo Studio, con una presentazione accattivante, si pone come "intermediario unico" fra il cliente ed i singoli mobilifici fornitori dell'arredo concordato con i clienti, quindi, risultando come "venditore complessivo" dell'arredo, deve anche "garantire" la corretta funzionalità dei mobili che lo compongono (artt. 129 e 130, "Codice del Consumo" - D. Lg.vo n. 206/2005 e succ. modif.). Noi abbiamo ordinato, quindi, l'arredo di un ingresso-soggiorno (con televisore ed accessori), di una cucina, con relativi elettrodomestici e di uno studiolo multimediale, che avrebbe ospitato le relative attrezzature (impianto stereo, casse acustiche, etc.). Dopo circa un mese di attesa ci hanno detto che la parete attrezzata dell'ingresso-soggiorno, già concordata, avrebbe dovuto essere modificata, perchè i mobili .......non erano più in produzione..(....infatti i progettisti "esperti" si erano basati.....su vecchi cataloghi.....!!)...!!!!. Alla consegna dei mobili, poi, abbiamo scoperto che questi erano stati progettati e realizzati......senza tener conto della presenza di prese elettriche e telefoniche, mentre gli operai tenevano a precisare di NON essere "elettricisti"....!!! Fortunatamente abbiamo utilizzato alcune prese a "ciabatta" per condurre all'interno dei mobili, le prese di corrente necessarie per alimentare gli apparecchi elettrici che avrebbero dovuto contenere, con i relativi cavi di collegamento.........!!!!
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