Nel mio girovagare, mi sono imbattuto nella Agricola il Dosso e ne ho approfittato per fare quattro chiacchiere con Luca Archetti, titolare della azienda. Luca è una persona schiva e riservata; la timidezza ha il sopravvento. Non ama particolarmente i sommelier. E' invece amante della sua terra perché ne ha il contatto diretto e questo gli permette...
Nel mio girovagare, mi sono imbattuto nella Agricola il Dosso e ne ho approfittato per fare quattro chiacchiere con Luca Archetti, titolare della azienda. Luca è una persona schiva e riservata; la timidezza ha il sopravvento. Non ama particolarmente i sommelier. E' invece amante della sua terra perché ne ha il contatto diretto e questo gli permette di vivere, in simbiosi con le piante, tutte le fasi della natura . E’ visto come la “pecora nera” della Franciacorta perché ama i rossi ed è convinto che la sua terra sia ottima per questo prodotto. Nella terra delle bollicine, Luca ha scelto appunto di privilegiare soprattutto i rossi, per l'esposizione dei suoi vigneti e la composizione minerale del terreno. Segue personalmente ogni lavoro dalla vigna alla cantina ed addirittura personalizza le bottiglie.
Sei filari vengono vinificati separatamente, il raccolto messo a disposizione dei cultori del rosso in un limitato numero di “creature” che esprimono la peculiarità dello stesso. Un rosso da uvaggio Cabernet Sauvignon in purezza, con raccolta a mano dell’uva messa in cassette; 15 giorni di vinificazione sulle bucce, a temperatura controllata. Affinamento di 6 mesi in acciaio per una produzione di 1500 bottiglie ed un riposo in bottiglia per 12/18 mesi. Questo vino si presenta nel bicchiere: pulito, elegante, con sentore di vaniglia, note di cioccolato fondente e fieno maggengo. In bocca è fresco con sentore di frutta rossa a bacca piccola di sottobosco.
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arnaldodabs
più di due anni
Nel mio girovagare, mi sono imbattuto nella Agricola il Dosso e ne ho approfittato per fare quattro chiacchiere con Luca Archetti, titolare della azienda. Luca è una persona schiva e riservata; la timidezza ha il sopravvento. Non ama particolarmente i sommelier. E' invece amante della sua terra perché ne ha il contatto diretto e questo gli permette...
Nel mio girovagare, mi sono imbattuto nella Agricola il Dosso e ne ho approfittato per fare quattro chiacchiere con Luca Archetti, titolare della azienda. Luca è una persona schiva e riservata; la timidezza ha il sopravvento. Non ama particolarmente i sommelier. E' invece amante della sua terra perché ne ha il contatto diretto e questo gli permette di vivere, in simbiosi con le piante, tutte le fasi della natura . E’ visto come la “pecora nera” della Franciacorta perché ama i rossi ed è convinto che la sua terra sia ottima per questo prodotto. Nella terra delle bollicine, Luca ha scelto appunto di privilegiare soprattutto i rossi, per l'esposizione dei suoi vigneti e la composizione minerale del terreno. Segue personalmente ogni lavoro dalla vigna alla cantina ed addirittura personalizza le bottiglie. Sei filari vengono vinificati separatamente, il raccolto messo a disposizione dei cultori del rosso in un limitato numero di “creature” che esprimono la peculiarità dello stesso. Un rosso da uvaggio Cabernet Sauvignon in purezza, con raccolta a mano dell’uva messa in cassette; 15 giorni di vinificazione sulle bucce, a temperatura controllata. Affinamento di 6 mesi in acciaio per una produzione di 1500 bottiglie ed un riposo in bottiglia per 12/18 mesi. Questo vino si presenta nel bicchiere: pulito, elegante, con sentore di vaniglia, note di cioccolato fondente e fieno maggengo. In bocca è fresco con sentore di frutta rossa a bacca piccola di sottobosco.
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